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Flero
di REDAZIONE 06 set 2019 08:09

A Flero un altro morto sul lavoro

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Con l'incidente di ieri, costato la vita di un'operaio 48enne precipatato dal tetto di un'azienda su cui era salito per verificare i danni inferti dal maltempo delle scorse settimane, sale a 20 il triste bilancio. Le parole del segretario della Cisl Pluda

Brescia piange un altro morto sul lavoro. Dall’inizio di questo 2019 il bilancio è tragico, con 20 lavoratori che hanno perso la vita durante lo svolgimento di mansioni legate alla loro professione. L’ultima tragedia in ordine di tempo sui è verificata ieri a Flero, presso la Metalleghe di via Francesco Lana, dove un operaio salito sul tetto per lavori di riparazione delle coperture danneggiate dai forti temporali delle scorse settimane, è precipitato a terra per lo sfondamento di una lastra di plexiglas che non avrebbe retto al suo peso.

La vittima, 48 anni originario di Casablanca in Italia da più di un decennio, sposato e padre di due figlie piccole, era, insieme al resto della squadra, al primo giorno di lavoro nell’azienda di Flero, ed era dipendente di una ditta a cui l’impresa a cui Metalleghe si era rivolta per i lavori di sistemazione aveva a sua volta appaltato l’intervento.

I soccorsi prestati con tempestività non sono valsi a nulla, l’operaio infatti è morto colpo. Le forze dell’ordine giunte nell’azienda di via Lama insieme agli ispettori dell’Ats, accertata la presenza delle strumentazioni di sicurezza hanno avviato le indagini per scoprire eventuali responsabilità di questo nuovo incidente mortale che segue di pochi giorni quello registrato a Carpenedolo con una dinamica più o meno simile. La vittima in quel caso era il titolare di un’azienda che era salito sul tetto della fabbrica per un controllo della copertura dopo le forti ondate di maltempo del mese di agosto.

La notizia di questa nuova tragedia sui luoghi di lavoro è stata commentata dal segretario generale della Cisl di Brescia, Alberto Pluda. “Non ci sono più parole per dire la rabbia, la disperazione e il senso di vuoto che provocano queste tragiche morti sul lavoro” è stato il suo commento. Pluda ha ricordato la denuncia che, risale solo a poche settimane fa, del presidente del Collegio Costruttori poche settimane fa, che ha ricordato come l’irregolarità delle imprese sia una minaccia alla sicurezza. “Non possiamo non farci domande – ha continuato il segretario generale della Cisl di Brescia - e mettere in atto una qualche azione di verifica a tappeto se alla Camera di Commercio di Brescia sono registrate 19mila imprese edili mentre solo 3mila sono iscritte alla Cassa Edile e applicano il contratto del settore, che è lo strumento indispensabile per assicurare ai lavoratori i corsi sulla sicurezza necessari a fare prevenzione vera rispetto agli infortuni sul lavoro”.

Per Pluda, una volta di più, è necessario passare dalle parole ai fatti, “e lo dico pensando anche al tavolo di lavoro specifico sulla sicurezza che abbiamo deciso di istituite insieme all’Aib: dobbiamo stringere i tempi, accelerare le procedure e rendere operativa quell’intuizione. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un investimento a cui tutti, nei diversi ruoli e livelli di responsabilità, siamo chiamati a dare risposte concrete. Per questo ciò che è avvenuto stamattina deve scuoterci, tutti”.

REDAZIONE 06 set 2019 08:09