Valsabbia: quei tesori nascosti
Dopo la Valtrompia tocca alla Valle Sabbia aprire i suoi “tesori nascosti” ed essere protagonista di una guida dedicata
Dopo la Valtrompia tocca alla Valle Sabbia aprire i suoi “tesori nascosti” ed essere protagonista di una guida dedicata, da poco uscita per Bams e Liberedizioni (369 pagine, euro 25) nell’ambito dell’ampio progetto in vista del 2023 quando Brescia (con Bergamo) sarà capitale italiana della cultura. Anche in questo caso le immagini sono di Matteo, Stefano e Basilio Rodella con i testi dello storico e giornalista Marcello Zane che ha saputo condensare in un agile, ma approfondito volume le principali emergenze culturali, e non solo, di un territorio che si snoda tra le colline, la montagna, il lago d’Idro sino ai confini trentini in una varietà di piccolissimi borghi e centri di rilevanza industriale. “Cuore” e snodo nevralgico è Gavardo, storicamente importante per essere stato fecondo ambiente di scambi e di commercio, ma anche di pregevoli luoghi di culto e del Museo della Valsabbia; Villanuova sul Clisi, che ricorda nel nome il valore di un fiume che segna tutta questa zona, e Roé Volciano ci riportano alla loro funzione di significativi cotonifici, Pertica Alta con Livemmo fanno memoria di un conosciutissimo forno fusorio, mentre Vobarno, la “Vandea bresciana” che fino al 1967 fu capolinea della ferrovia che da Rezzato conduceva sino alle acciaierie Falck, ha nella chiesa parrocchiale una splendida tela del Paglia e Preseglie può vantare il Sant’Antonio Abate, opera insigne del Moretto che fa il paio con quella di Auro di Casto. Tra i paesi meno popolati che costellano la Valle Sabbia Provaglio si mette in mostra con i suoi diversi santuari e la piccola Nozza di Vestone richiama il visitatore per l’Ultima Cena del Gandino. A Mura operarono due artisti come Palma il Giovane e Jacopo da Bassano e a Idro insiste ancora oggi una delle più antiche chiese di tutta l’area.
Viaggio nei toponimi. Storia, arte, cultura, ma anche un curioso viaggio nei toponimi (nomi di luogo): quello di Zane e Bams è un percorso a tutto tondo nelle particolarità di un territorio fecondo e produttivo anche nel folclore, basti pensare a Bagolino e Ponte Caffaro, medesimo Comune (oggi), con due prestigiosi carnevali “concorrenti”. E ancora le eccellenze enogastronomiche che fanno della Valle Sabbia un regno del gusto e la spiritualità popolare testimoniata da cappelle, santelle, immagini, vicende consegnate spesso al passato e tramandate con fervore. Il progetto Bams-Liberedizioni prevede per il mese di ottobre l’uscita della terza delle otto guide, dedicata a Iseo e alla Franciacorta, con altri “tesori nascosti” tutti da scoprire.