Un sindaco per Bedizzole
I candidati Daniela Armanini, Giovanni Cottini e Giuseppe Tagliani si sono presentati come candidati alla carica di sindaco di Bedizzole
Per aiutare i cittadini a conoscere i tre candidati alla carica di sindaco, la parrocchia di Bedizzole martedì sera ha organizzato un incontro, moderato da Laura di Palma, durante il quale Daniela Armanini (Lista civica Civitas già candidata alla recedente tornata elettorale), Giovanni Cottini (lista Democrazia e Solidarietà per Bedizzole attuale sindaco) e Giuseppe Tagliani (lista Uniti per Bedizzole, dal 2009 al 2014 assessore ai Servizi Sociali) si sono presentati.
Le prime due domande si sono concentrate sui giovani e sul sociale...
Giuseppe Tagliani: Vogliamo creare maggior sinergia tra chi opera nella scuola e chi opera nelle associazioni del territorio. Cito inoltre l’oratorio perché è un luogo di testimonianza per le persone che credono, ma non solo: ha un’enorme forza di coesione e credo che al suo interno si esprima la passione educativa di tutta la comunità. Per far crescere i ragazzi questo è un ambiente molto importante, un luogo dove imparare a stimarsi. La funzione del gruppo è a mio avviso fondamentale soprattutto in alcune fasi della vita per permettere ai giovani di crescere. Credo che il servizio sociale sia l’agenzia educativa all’interno del comune. Catalizzatore e orientatore di tutti i bisogni e di tutte le associazioni che operano sul territorio comunale.
Daniela Armanini: Viviamo in una società dove sembra difficile vivere una vita serena, soprattutto se si hanno figli. Bullismo, maleducazione credo ci mettano di fronte a un’emergenza educativa alla quale dover far fronte. Credo che l’educazione parta dalla famiglia, ma negli oratori, nelle associazioni e nello sport si trova uno spirito di aggregazione fondamentale per la formazione del giovane. Vogliamo supportare come lista tutte queste realtà, dare il nostro aiuto per eliminare le criticità enunciate. Inoltre vogliamo affrontare la ludopatia attraverso forme di controllo sul territorio. Particolare attenzione sarà rivolta anche agli anziani e ad altre forme di aggregazione per loro.
Giovanni Cottini: Tutte le realtà citate dai miei colleghi credo a mia volta siano fondamentali. I nostri ragazzi passano ore davanti agli smartphone e queste associazioni con le loro progettualità possono cambiare le cose. Possono occuparli, possono farli crescere in uno spirito di aggregazione e gioco di squadra, permettendo loro di comprendere e accettare anche le differenze e chi non la pensa come loro. Credo però che sia giusto mantenere i rispettivi ruoli e lavorare con equità con tutte le realtà. La nostra amministrazione ha una spesa corrente molto alta, superiore al milione per quanto riguarda l’assessorato ai Servizi Sociali, conosciamo le dinamiche e le difficoltà che alcune famiglie, soprattutto con figli disabili, incontrano e ci aggiorniamo per porre le giuste soluzioni.
Come pensate di muovervi sul tema ambientale?
Giovanni Cottini: Oggi il problema ambientale è diventato giustamente una priorità. In questo senso il nostro è un percorso che si concluderà fra cinque anni, se verremo confermati. Sono state installate foto trappole e i vigili stanno monitorando il territorio. Con il nuovo appalto partito il primo maggio sono state aggiunte nuove figure per raccogliere i rifiuti e spazzare le strade e mi dicono che i primi risultati iniziano a farsi vedere. Pensare di risolvere il problema dell’abbandono di rifiuti con questi strumenti è però utopia. Bisogna creare una coscienza ecologica e per farlo dobbiamo investire nei giovani. Fino a che non faremo questo, un paese pulito non lo avremo mai. Purtroppo è un problema dovuto a minoranze, la maggior parte del paese di Bedizzole è responsabile e questo è anche uno dei motivi per cui abbiamo una Tari così bassa.
Giuseppe Tagliani: Mi trovo in parte d’accordo con Cottini: sia sulla conservazione del territorio, sulla vigilanza della raccolta dei rifiuti e anche sul fatto che sono quattro maleducati a rovinare un progetto che funziona. Mi premevano anche altre cose che non sono imputabili ai politici, ma che meritano attenzione. La prima cosa è il discorso dell’aria e dell’acqua. A Bedizzole non abbiamo aria pulita e mi piacerebbe verificare l’acqua. In caso di amministrazione andremo a verificare queste cose. Il territorio ha bisogno di maggior cura. Inoltre non abbasseremo mai la guardia sulla discarica, con controlli delle sostanze che vengono scaricate nella nostra discarica.
Daniela Armanini: Ho visto come l’unione delle persone faccia veramente la forza, come quando facevo parte del Comitato contro il Gassificatore di Pollina a Bedizzole. Creare questa aggregazione per la tutela dell’ambiente è uno dei progetti che vogliamo perseguire. Riguardo l’ambiente però mi concentro in particolar modo sul fiume Chiese. Vorrei realizzare la nascita di un parco del fiume Chiese a livello regionale. Comprendere tutti i comuni e creare un percorso per farlo annoverare nei parchi regionali. So che l’amministrazione attuale ha già iniziato a porre le basi. Il nostro fiume è l’unico in Lombardia che non ha un parco regionale, realizzarlo ci aiuterebbe a catalizzare l’attenzione dei paesi limitrofi e tutelarlo maggiormente.
Quali sono le vostre priorità?
Daniela Armanini: Innanzitutto la revisione della convenzione della Polizia Locale per la quale io e la dottoressa Pasini abbiamo sempre votato contro. Per noi è inefficace e dispersiva. L’istituzione del Parco Fiume Chiese così da renderlo maggiormente fruibile per eventi fieristici, culturali e aggregativi. Infine completare il progetto che questa amministrazione ha messo in campo con il Siboni per renderlo un centro polisportivo.
Giovanni Cottini: Confermeremo gli investimenti sul Siboni, partendo dal nuovo campo da calcio e seguito da una ristrutturazione per le esigenze di tutte le altre realtà sportive. La Bedizzolese non è un consiglio di amministrazione, ma le centinaia di bambini che vivono quel luogo. Il secondo progetto riguarda il Chiese: abbiamo iniziato i lavori al tetto della vecchia centrale, finanziati in buona parte con l’art bonus, dove creeremo un polo museale. Infine, riguardo la Polizia Locale, non sono stati anni facili vero, ma è bene sapere che le convenzioni tra comuni sono un obbligo di legge per accedere ai fondi per comprare il necessario per la Polizia Locale. Continueremo in questo senso.
Giuseppe Tagliani: Credo che il nostro paese oggi abbia bisogno di un centro culturale che aggreghi tutte le attività del territorio e abbiamo individuato nello stabile di Villa Boschi, più precisamente nel parco adiacente due appartamenti che potremmo riscattare per crearvi un centro culturale polivalente. Il secondo progetto sarà quello di rivedere e quasi sicuramente annullare la convenzione della Polizia Locale: crediamo che i poliziotti che operano sul nostro territorio debbano conoscerlo e conoscere i cittadini che lo abitano. Infine favoriremo la ristrutturazione di centri storici e di pregio del paese.