Sicurezza delle acque: serve un cambiamento
In un'assemblea, a Toscolano Maderno, si è tenuta una discussione per valutare l'aggiornamento della legge sulla navigazione
Per evitare che la tragedia come quella che ha colpito Greta e Umberto non sia vana, si sta valutando l'aggiornamento della legge interregionale sulla navigazione. Su questo tema, nei giorni scorsi a Toscolano Maderno si è svolta l'assemblea della Comunità del Garda. “All’indomani dell’immane tragedia del 19 giugno – spiega la presidente, on. Mariastella Gelmini – dobbiamo confrontarci sulle norme che disciplinano la sicurezza delle acque. La normativa vigente ha più di 30 anni: è del tutto evidente che necessita di un aggiornamento”. In 30 anni il mondo della nautica è radicalmente cambiato, ci sono nuovi modi di frequentare le acque, nuove esigenze di tutela. Tante, dunque, le cose da cambiare in una disciplina che all’epoca era all’avanguardia ma ora è superata.
Nel corso dell'assemblea dal titolo “Navigazione da diporto: prevenzione, sicurezza, soccorso” sono emerse le disparità relative all'entità della sanzione, che devono essere commisurate alla tipologia della violazione. La revisione della legge dovrà poi tener conto delle nuove discipline sportive come sup, kitesurf, flyboard, wind foil e hydroflyer e introdurre, per chi si immerge con le bombole, l’obbligo di una barca appoggio. “Si tratta di migliorare – conclude il segretario della Comunità, Lucio Ceresa – non di abolire la navigazione a motore. Servono nuove regole, rigide ed efficaci, e bisogna accompagnare il settore nel processo di abbandono dei motori a combustione, come sta avvenendo per le auto. È una prima riflessione cui dovrà seguire un confronto con tutta la filiera rappresentata dagli attori della nautica, della vela, della cantieristica, del noleggio e del turismo”. Indicata la rotta, ora il timone passa alla politica, alle tre Regioni del lago per l’auspicato e rapido aggiornamento della normativa.
