Polittico da valorizzare
Presentato, nell’antica chiesa di San Martino, il restauro dell’antico polittico quattrocentesco. È stato ritrovato nel 2015 dietro la pala di San Martino collocata sull’altare maggiore
“Il Bello fa bene”. Con questo titolo è stato presentato a Sabbio Chiese, nell’antica chiesa di S. Martino, il restauro del polittico quattrocentesco ritrovato nel 2015 dietro la pala di San Martino, collocata sull’altare maggiore. L’iniziativa, promossa da Margherita Mensi, ha visto come contorno il concerto “Danze e virtuosismi”, con Sergio La Vaccara al violino e Luca Lucini alla chitarra. In una chiesa gremita, il parroco don Dino Martinelli ha presentato l’iniziativa durante la quale sono intervenuti lo storico dell’arte Andrea Crescini, l’architetto Michele Brugnoni e il restauratore Leonardo Gatti. Accompagnata da un’esecuzione musicale, la presentazione ha stimolato l’interesse del pubblico. Al centro del manufatto, sulla cui mensa è collocata una grande pietra di granito, la Madonna con il Bambino Gesù, mentre ai lati, separati da due colonne policrome, fanno da contorno, come due sentinelle, San Martino e Santo Stefano. Nella parte alta sono dipinti due medaglioni, nei quali sono raffigurati San Rocco e San Sebastiano.
La difficile collocazione. Crescini ha raccontato la storia della chiesa e delle sue varie modifiche, mentre l’intervento dell’architetto Brugnoni si è concentrato sull’aspetto tecnico logistico, che vede ormai dal 2016 continui rinvii nello stabilire, di comune accordo con la Soprintendenza, quale sia la futura collocazione dell’imponente soasa lignea. La necessità di spostare in avanti la grande struttura è finalizzata al creare uno spazio retrostante accessibile, che permetta ai visitatori di poter ammirare nella sua integrità questo capolavoro. Il restauratore Leonardo Gatti ha raccontato l’intervento eseguito, sia sul polittico sia sulla soasa, anch’essa restaurata e in questo momento ospite del suo laboratorio, in attesa di stabilirne la collocazione. “Ora - spiega Gatti - dovremo definire l’ultima fase di lavoro, cercando un compromesso tra le prescrizioni della Soprintendenza e le richieste della comunità, interessata a dare la massima visibilità a quest’opera, inserendola in un percorso storico culturale che si sviluppi nella Valle Sabbia, col fine di valorizzarne storia e territorio”. I ringraziamenti del parroco sono per la “Fondazione della Comunità Bresciana che ha voluto contribuire a questa iniziativa con un consistente aiuto economico elargito alla parrocchia, e ai cittadini tutti, che hanno appoggiato l’intervento senza far mai mancare il loro sostegno”.