La vita in alpeggio non dimentica San Giacomo
San Giacomo è festa tradizionale negli alpeggi nella quale si pagano i mandriani per la custodia degli animali nei pascoli, come accaduto anche a Malga Vaia di Bagolino, al confine tra Vallecamonica, Valtrompia e Valle del Caffaro. Una malga che riesce a contenere gli oltre 500 animali portati qui in transumanza da Artogne, attraverso i pascoli alti, da Domenico Alessi, Minighì per tutti, a fine giugno per tornare ad Artogne a fine settembre. Oltre ai 25 magnifici avelignesi, alle 70 capre, Domenico e il figlio Giacomo curano con successo le 180 bovine da latte, che mungono due volte al giorno, e oltre 200 tra manze e vitelli.
Qui producono un ottimo “Formaggio Vaia”, un nostrano dal colore giallo intenso, che viene stagionato in gran parte a Collio, in parte anche ad Artogne. Formaggio da polenta gialla, o di grano saraceno o taragna alla triumplina (con briciole di salame bollito), come proposto nella bella malga nel giorno di S. Giacomo, festa che vuole onorare anche alcuni onomastici importanti della famiglia Alessi.
La festa di S. Giacomo ha visto presente anche don Angelo Marchetti, parroco dell’Unità pastorale della Valsaviore, ha voluto festeggiare con la Messa dedicata al Santo martire a Malga Vaia, con i suoi parrocchiani di un tempo e amici per sempre. Domenico e Giacomo torneranno a casa a settembre, passando per le malghe del Dasdana, le Sette crocette, la foresta della Valgrigna, il Bassinale, quindi si divideranno: le manze, con capre e cavalli, rimarranno ancora alcuni giorni a Fontanasesa di Palot mentre le bovine da latte torneranno ad Artogne.