La chiesa ha un nuovo volto
Si sono conclusi, dopo un lungo e delicato intervento, i lavori di restauro della chiesa di S. Maria Bambina, a Cagnatico, piccola frazione di Odolo. La presentazione alla comunità è in calendario sabato 7 maggio, alle 18.30, in occasione della S. Messa, presieduta dal vescovo Tremolada.
L’edificio, molto antico, è citato già negli atti della visita apostolica di San Carlo del 1580. La sua storia si lega a quella dello storico Bernardino Faino, sacerdote e intellettuale, particolarmente noto per i suoi testi di agiografia. La chiesa fu ampliata e decorata all’inizio del XVIII secolo, epoca in cui fu realizzato il vasto ciclo di affreschi con le “Storie della Vergine” ed episodi evangelici, della vita di San Carlo, di S. Antonio da Padova e una vasta teoria di Santi. Questi dipinti furono avvicinati al fare pittorico dei fratelli Ferabosco da Stefano Loccaso, attribuzione oggi unanimamente condivisa.
L’avvio della progettazione è stato dato dall’allora parroco Gualtiero Pasini, dopo che un gruppo di volontari, guidati da Luca Mora, Augusto Carli e Pierluigi Tononi, avevano proposto l’iniziativa di recuperare questo piccolo gioiello della Valle Sabbia. Il progetto, a cura dell’architetto Andrea Minessi, poi proseguito da Raffaella Giaretta, è stato rallentato dalla pandemia. Grazie al “Bonus facciate” e al prodigarsi di Antonietta Ecomelli e del Consiglio per gli Affari economici, però, sono stati trovati i fondi necessari al completamento del restauro esterno.
In seguito, grazie anche ad un sostanzioso contributo da parte della Fondazione Comunità Bresciana, si è potuto avviare anche il restauro dell’apparato decorativo interno. I lavori, affidati allo studio del restauratore bresciano Leonardo Gatti, si sono presentati fin dall’inizio alquanto complessi. Infatti, ci spiega proprio il restauratore, “sotto buona parte delle tinteggiature, abbiamo ritrovato tracce dell’antica e ricca decorazione. Sotto la bianca tinteggiatura delle lesene, sono riapparse decorazioni che rappresentano antiche paraste riccamente decorate, non che le bellissime cornici che contornavano gli affreschi sui lati del presbiterio, nel quale è stata rinvenuta, nella fascia sottostante il cornicione, anche una ricca decorazione. Le tinteggiature interne, concordate con la dottoressa Camilla Rinaldi della Soprintendenza di Brescia, sono state equilibrate con colori neutri che mettono in risalto tutte le tracce dell’antica decorazione”.
Una grande soddisfazione anche per don Nicola Signorini, che oggi, come nuovo parroco della comunità odolese, vede recuperata una splendida chiesa.