L'Assunta in Santuario
Novena in Santuario per la festa dell'Assunta, giorno in cui saranno celebrate le Messe ad ogni ora, dalle 6 del mattino fino alle 11 (Messa presieduta da mons. Olmi)
In preparazione alla Solennità dell’Assunta, lunedì 15 agosto,
data in cui si ricorda come il giorno in cui apparve la Beata Vergine nel
lontano 1532 al giovane Filippo Viotti, presso il Santuario di Paitone, il parroco don Santo Pontigia, grazie alla collaborazione di mons.
Giacomo Canobbio, propone, durante la Novena in Santuario dal 6 agosto fino al
14 agosto, una serie di riflessioni che avranno come filo conduttore le opere
di Misericordia spirituali e corporali : alle 20 si reciterà il S. Rosario,
seguirà la celebrazione della S. Messa alle 20.30 con don Flavio Dalla Vecchia
(6 agosto), padre Giancarlo Caprini (7 agosto), padre Mario Toffari (8 agosto), fra Marco (9 agosto), padre Enzo Turriceni (10 e 11 agosto) e mons. Giacomo
Canobbio (12 – 13 e 14 agosto).
Il giorno dell’Assunta saranno celebrate le Sante Messe ad
ogni ora, dalle 6 del mattino fino alle 11, messa che presiederà S. E. Mons.
Vigilio Mario Olmi. Durante la mattinata saranno presenti diversi sacerdoti per
permettere a tutti di accostarsi alla Confessione. La serata si concludera’ con
la liturgia dei Vespri alle 17, il S. Rosario alle 18 e la S. Messa alle 18.30.
Alle 21 il Coro Erica allietera’ i presenti con i canti per terminare con
l’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi. I pellegrini possono
accompagnare il ristoro spirituale ad un ristoro diverso presso il bar e cenare dalle 19 circa.
Nel Santuario è presente una tela del Moretto, che ritrae la
Vergine con il giovane Filippo. Di questa si narra: “Fu ordinata la Pittura al
Moretto, il quale con ogni applicatione si diede a compor la figura della
Vergine, nella guisa, che riferiva il Rustico (il contadinello): ma
affaticandosi invano, pensò, che qualche suo grave peccato gl’impedisse
l’effetto, onde riconciliatosi con molta devozione con Dio, prese la Santissima
Eucarestia, ed indi ripigliò il lavoro, e gli venne fatta l’Imagine in tutto
somigliante a quella, che aveva veduta il Contadino, che ritrasse a piedi, col
cesto delle more al braccio”.