Immagini di fede e documenti di storia
In occasione della Mostra “IMMAGINI MIRACOLOSE. Madonne e Santi taumaturghi in Valle Sabbia” (25 agosto - 15 ottobre 2023) mercoledì 20 settembre, alle ore 18, al Santuario Madonna della Rocca, avrà luogo l’incontro “LE OPERE D’ARTE. IMMAGINI DI FEDE E DOCUMENTI DI STORIA”.
Introdotti dal professor Alfredo Bonomi, i relatori della serata saranno Don Raffaele Maiolini, Vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Brescia e il prof. Sergio Onger, Presidente dell'Ateneo di Brescia Accademia di Scienze, Lettere e Arti.
L’intervento di Don Raffaele Maiolini si concentrerà sul significato antropologico e teologico della centralità di Maria e del Bambino, protagonista della mostra allestita alla Rocca di Sabbio Chiese. La mostra “IMMAGINI MIRACOLOSE. Madonne e Santi taumaturghi” propone un interessante viaggio per immagini all’interno delle relazioni fondamentali della vita (mamma – bambino) e della vita cristiana (Maria – Bambino – noi).
“Da sempre, fare i conti con la maternità nell’arte è fare i conti con l’origine della realtà, con la relazione con l’altro, con la drammaticità e a volte la tragicità del venire al mondo, con il bambino che tu sei stato e che sei, con la mamma che tu hai avuto e che hai. Nell’arte cristiana, dopo il Crocifisso, i temi dell’Annunciazione, del Natale, della maternità, della gravidanza, dell’annunciazione di quest’ultima, del concepimento e del parto sono artisticamente i luoghi più raffigurati” sottolinea Don Maiolini.
Il prof. Sergio Onger, Presidente dell'Ateneo di Brescia Accademia di Scienze, Lettere e Arti, porrà l’accento su come “Da fine Seicento, prima che quella che Paul Hazard definì la crisi della coscienza europea iniziasse a instillare il dubbio portando via via a far nascere il significato moderno di ateismo, gli europei usavano tale termine per indicare l’atteggiamento di coloro che avevano una fede eterodossa, diversa dalla propria: la vera incredulità non era contemplata” precisa il prof. Onger. Il contesto era infatti quello di una società profondamente cristiana, dove la ricerca della “vera” fede poteva provocare scismi o avviare movimenti ereticali, ma dove l’elemento sovrannaturale e trascendente investiva e permeava la vita quotidiana di tutti.
Partendo dall’osservazione del dipinto “La Processione del Santo Chiodo (1617 ca.)” e il volume “L’Istoria della Beata Vergine d’Hono in Val di Sabbio (1734)”, entrambe esposte in mostra, il prof. Onger si soffermerà sugli esiti conseguenti alla rivoluzione della stampa a caratteri mobili che, a partire dalla metà del XV secolo, divenne “strumento di amplificazione straordinaria delle diverse forme di religiosità. Fu in primo luogo il megafono della Riforma protestante: si pensi alla traduzione del Nuovo testamento in tedesco a opera di Martin Lutero, la cui prima pubblicazione risale al 1522, a cui fece seguito quella del Vecchio testamento. Per contro le incisioni a stampa
divennero invece uno strumento dell’ortodossia cattolica per ammaestrare e indottrinare i fedeli, quasi sempre analfabeti (si veda la questione delle sacre immagini nella XXV sessione del Concilio di Trento, 3 dicembre 1563)”.
Fino al 15 ottobre è possibile visitare la mostra “IMMAGINI MIRACOLOSE. Madonne e Santi taumaturghi in Valle Sabbia” pensato in occasione delle Feste Decennali Madonna della Rocca di Sabbio Chiese 2023.
Perno tematico è la scultura lignea - ambito dai risvolti ancora inediti – in questa sede raffrontato con alcune tele sul tema. Il confronto evidenzia gli stretti legami iconografici nella mediazione dell’icona della Vergine Maria e dei santi taumaturghi documentati in Valle Sabbia. La sezione “Quando la devozione era di casa”, allestita nel vano tra i due piani del Santuario, illustra la diffusione popolare della devozione (soprattutto mariana, ma non solo) attraverso rari documenti a stampa, scultorei ed ex voto provenienti da luoghi di culto e collezioni private.