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Bedizzole
di REDAZIONE 03 ott 2024 14:15

Il Tour delle Pievi fa tappa a Bedizzole

Domenica 20 ottobre a Bedizzole, alla Pieve di Pontenove, va in scena l’ultima tappa del Tour delle Pievi, l’iniziativa promossa dal nostro settimanale promossa in collaborazione con la Fondazione Provincia di Brescia Eventi e con l’associazione culturale Vincenzo Gioberti. La mattinata inizia alle 10.30 con la presentazione storico-artistica preceduta dalla Messa alle 9.30. Si conclude con l’elevazione musicale a cura degli Ottoni della Rovereto Wind Orchestra. Per le iscrizioni e le prenotazioni (anche dello spiedo il cui costo è di 20 euro) si può telefonare allo 030578541 o scrivere a amministrazione@lavocedelpopolo.it.

La pieve di Santa Maria Annunciata sorge sulla sponda destra del fiume Chiese a 200 metri dalla via Brixia-Verona, nell’area di un precedente insediamento romano. Da questo centro di culto, in una posizione elevata che domina la vallata sottostante del fiume, il cristianesimo si sparse nelle vicine contrade dove vennero fondate altre chiese e luoghi di culto, che rimanevano però sempre sotto la giurisdizione della primitiva chiesa da cui avevano avuto origine. La Pieve di Pontenove risulta, quindi, essere la più antica della zona, risalente circa al VI secolo, e con la funzione di “Chiesa Madre” del territorio. Nel 1972 è stato messo in luce il battistero davanti alla facciata della chiesa; la ripresa delle ricerche negli anni 1996-97 ne ha individuato il collegamento con la chiesa ed ha messo in luce in un annesso laterale della chiesa un più antico fonte battesimale. Si possono distinguere tre fasi costruttive. Della chiesa più antica, databile verso il V-VI secolo, è stato scavato solo il settore nord, ed è stato ipotizzato un edificio di culto di 23 x 22 metri, costituito da una navata con abside semicircolare e due annessi laterali, con pavimento in cocciopesto. Era poi dotata di una fonte battesimale esagonale, con pareti rivestite di cocciopesto e fondo decorato da un mosaico con sfondo bianco, raffigurante una croce gemmata dalla quale pendono un’alfa e un’omega. In età altomedievale, è stata costruita la muratura di recinzione del sagrato davanti all’ingresso della chiesa, ed un nuovo edificio, di fronte a quello già esistente, con all’interno un nuovo battistero, intitolato a san Giovanni, costituito da tre ambienti collegati ai perimetrali della chiesa.

Il fonte battesimale, di forma ottagonale con gradini sui lati nord e sud, era rivestito di cocciopesto, con pavimento in lastre di marmo, sotto il quale un condotto in muratura permetteva di evacuare l’acqua del battesimo ad immersione in una fossa all’esterno. Nell’angolo nord est, un impianto seminterrato consentiva di riscaldare l’acqua e l’ambiente nelle stagioni fredde. Il vano meridionale aveva funzione funeraria, come conferma il rinvenimento di sei tombe a cassa di laterizi alla cappuccina o con copertura di macine da mulino. Dell’altro non è chiara la funzione. Mentre il nuovo battistero rimane in uso a lungo e viene demolito solo a seguito delle prescrizioni emanate nella visita pastorale del 1566, la chiesa viene ricostruita nell’XI secolo, più stretta e più lunga rispetto a quella tardo antica. Al suo interno è divisa in tre navate.

REDAZIONE 03 ott 2024 14:15