Il cammino di Sant'Ercolano
L’ampio e variegato territorio del comune di Toscolano Maderno è costellato da numerose chiese, santelle e cappelle. Nel corso dei secoli, dalle acque del lago fino alla sommità del monte Pizzocolo, la fede e la devozione popolare hanno lasciato testimonianze preziose. Il comune gardesano ha voluto documentare questa ricca presenza, realizzando con il supporto dell’associazione “Le Vie del Benaco” un nuovo itinerario escursionistico-religioso denominato “Cammino di Sant’Ercolano”.
Tre percorsi. In realtà sono tre percorsi in uno, differenziati per grado di difficoltà, facile, medio e impegnativo, che, partendo dal lido raggiungono la chiesetta del Pizzocolo, la più elevata del paese a quasi 1.600 m, passando per tutti quei luoghi, alcuni straordinari del punto di vista della natura e del paesaggio, in cui sorge appunto una chiesa, una santella, una cappella, un richiamo alla spiritualità.
Il nome e il logo. Il nome e il logo sono stati scelti grazie ad un concorso di idee proposto ad oltre 80 studenti delle classi terze del corso di laurea in Grafica all’Accademia di belle arti Santa Giulia di Brescia. La giuria ha premiato il progetto di Paola Sarasi, perchè, come spiega la motivazione “si sposa perfettamente con gli intenti del committente: la valorizzazione di questo meraviglioso territorio tramite un percorso naturalistico e religioso”. Il nome del “Cammino di Sant’Ercolano” è stato scelto per ricordare il patrono di Toscolano Maderno che viene festeggiato nel periodo estivo ed è conosciuto da tutto il territorio benacense. Ercolano fu vescovo di Brescia dal 552 al 579. Dopo aver lasciato la sede vescovile partì, divenne eremita a Campione, dove morì in odore di santità. Tra storia e leggenda, secondo alcuni documenti e scritti, al Santo si devono numerosi miracoli e prodigi, che gli valsero l’affetto dei gardesani. Si racconta che i fedeli, per definire il luogo della sepoltura, deposero la sua salma su una barca abbandonata in mezzo al lago e attesero di vedere quale sponda avrebbe raggiunto. L’imbarcazione arrivò a Maderno. Il naming si completa con la parola “cammino” che identifica, in modo immediato e diretto, la connotazione dell’itinerario in quanto il percorso escursionistico si compone di diverse tappe con valenza religiosa. La parte grafica è definita da un pittogramma caratterizzato da un pellegrino in cammino. Gli elementi che suggeriscono il percorso escursionistico sono: il monte Pizzocolo sullo sfondo che costituisce la tappa più lontana, la croce posta sulla punta del monte che simboleggia gli edifici religiosi che via via si incontrano sul cammino, lo zaino che porta il pellegrino, metafora dell’escursione stessa e le gambe del pellegrino che suggeriscono un’onda, ovvero il lago, le cui acque lucenti si possono ammirare durante l’escursione. Il pittogramma è stato infine suddiviso in 3 sezioni e colori differenti, esattamente come i 3 percorsi di cui si compone il cammino. I colori scelti vogliono suggerire gli elementi naturali. Il verde, per identificare il monte. L’azzurro, per il lago. Il giallo per il sole e l’energia che trasmette l’escursione. Il tratto nero fa in modo che il contrasto tra marchio e sfondo lo renda chiaro e accattivante.
Le credenziali. Anche il “Cammino di Sant’Ercolano” entrerà a far parte del sistema delle “Credenziali”, documento di viaggio proposto da “Le Vie del Benaco” sulla falsariga di quanto realizzato con la via Francigena e il Cammino di Santiago di Compostela. Itinerari che hanno la capacità di offrire insieme ad una inedita scoperta del territorio un viaggio più profondo, di ricerca interiore.