Eutanasia, da diritto a dovere di morire
"Eutanasia, dal diritto al dovere di morire" è l'incontro con Mario Adinolfi, giornalista, scrittore e presidente del “Popolo della Famiglia”, in programma il 25 novembre a Gavardo. Tra i relatori, Luca Poli
“Eutanasia, dal diritto al dovere di morire” è l’incontro con Mario Adinolfi, giornalista, scrittore e presidente del “Popolo della Famiglia”, in programma il 25 novembre alle 20.30 presso l’auditorium Zane di Gavardo in via Quarena 8. Introduce Gisella Aderenti, presenta Angelo d’Acunto. La determinazione della Corte Costituzionale circa il suicidio assistito ha depenalizzato questa pratica contribuendo a intaccare il fondamentale principio giuridico dell’indisponibilità della vita umana.
“In Italia, come è di pubblico dominio, la recente determinazione della Corte Costituzionale circa il suicidio assistito ha depenalizzato quest’ultima pratica contribuendo di fatto, dopo la meno recente ma non meno determinante approvazione delle DAT, ad intaccare pesantemente il fondamentale principio giuridico dell’indisponibilità della vita umana. Una vera e propria gravissima breccia – spiega Luca Poli per Il Popolo della Famiglia - nel nostro ordinamento giuridico che spiana, anche per l’Italia, la via alla progressiva depenalizzazione dell’eutanasia, intesa in un’accezione sempre più allargata, nonché alla sua diffusione secondo la medesima dinamica di crescita esponenziale del fenomeno che già si registra nel Nord Europa di cui sopra. Tutto ciò è accaduto, accade ed accadrà, salvo auspicabili inversioni di tendenza, anche a causa della sempre maggiore irrilevanza dei cattolici impegnati in politica soprattutto nella corretta regolamentazione delle tematiche con forti implicazioni etico-antropologiche che l’agenda politica italiana propone/impone con crescente insistenza come oggetto di discussione e successiva legiferazione: irrilevanza che non può lasciarci rassegnati o indifferenti, che ci interroga sempre più pesantemente sia come persone che come partito politico e per sopperire alla quale, anche con iniziative di questo genere, nella prospettiva della maggiore condivisione possibile di un sempre più autentico concetto di libertà e di una maggiore capacità di incidenza nel dibattito in corso, riteniamo doveroso rendere sempre più consapevole e partecipe chi ci sta a fianco”.