Dolci e pollo in dono dall’Italia
“La vita è un dono da condividere”. Senza confini. È il motto che dal 2000 accompagna la missione dell’associazione Lankama di sede a Pozzolengo, che si propone di raccogliere fondi per contribuire alla crescita e all’educazione di un gruppo di bambini orfani o poveri nell’India del Sud. “Il nome Lankama, che significa isola – spiega Loredana Prosperini, fondatrice e presidente – deriva dal nome della prima bambina orfana che abbiamo adottato a distanza. Attualmente stiamo aiutando 200 bambini, assicuriamo a tutti un’istruzione di base di 10 anni di scuola, dopodiché aiutiamo i più bravi a continuare gli studi e mandiamo gli altri a frequentare dei corsi professionali per imparare un mestiere”.
L’adozione a distanza permette di essere al fianco di un bambino e della sua comunità garantendo loro un futuro migliore e un supporto immediato anche in situazioni di emergenza. È un legame davvero speciale e unico che si rafforza anche grazie allo scambio di lettere, disegni e foto. In questo momento però, per la sicurezza di operatori e bambini, è essenziale limitare i contatti. “L’aumento di infezioni in India non rallenta, soprattutto nelle zone rurali dove la situazione sanitaria è molto fragile. E qui è dove vivono i nostri bambini. Continua il lockdown: le scuole, i collegi, il mercato, gli uffici, le fattorie, il trasporto, i voli sono tutti chiusi. Senza lavoro e senza assistenza medica, si muore. In quasi tutti gli Stati dell’India gli istituti come il nostro sono stati chiusi e i piccoli ospiti rimandati a casa”.
I bambini seguiti da Lankama hanno l’enorme fortuna di poter contare sul supporto dall’Italia. “Le famiglie dei nostri bambini hanno ricevuto cibo, kit di prodotti per l’igiene e mascherine. Inoltre, i nostri operatori stanno continuando a visitare le comunità per sensibilizzarle sull’importanza delle misure igieniche e del mantenimento delle distanze. Le quote di adozione e le varie donazioni servono per realizzare questi interventi, garantendo la sopravvivenza, facendoli sentire meno soli. Ci stiamo organizzando per realizzare una terza distribuzione. Con il Natale vorremmo aggiungere qualcosa di speciale, per permettere alle famiglie di festeggiare ma soprattutto per alleviare il disagio dei bambini. Gli operatori hanno chiesto loro cosa vorrebbero come regalo di Natale e sapete cosa hanno risposto quasi tutti? Cakes and Chicken, dolci e pollo!”.
Quando l’incubo del Covid sarà passato, ci si potrà nuovamente concentrare sullo studio. “A nome dell’associazione – conclude Prosperini – ringrazio tutti coloro che stanno dando sostegno a bambini che vivono così lontano, ma che hanno grande bisogno del nostro aiuto. Sono i figli che non abbiamo avuto, i fratelli di quelli che abbiamo messo al mondo e che hanno diritto anche loro di vivere un’infanzia migliore di quella a cui sembra siano destinati”. Sembrava un sogno, invece è possibile.