Come investire sulla formazione
Da tre mesi è in pieno svolgimento l’innovativo corso dell’Istituto tecnico superiore per tecnico ambientale, promosso dall’azienda Rmb di Polpenazze del Garda
I 20 giovani diplomati di scuola superiore, assunti dopo la selezione in apprendistato di alta formazione e retribuiti fin dal primo giorno al livello C2 del contratto metalmeccanici, circa 1400 euro al mese per 13 mensilità, hanno già preso familiarità col clima dell’azienda, col suo core business centrato su “ambiente”, “metallurgia” e “transizione ecologica” e con l’insieme delle attività formative: quella esterna, che in realtà è svolta in un’aula attrezzata all’interno dello stabilimento, fatta di insegnamenti di materie attinenti ai processi produttivi aziendali (come metallurgia, automazione, meccanica, chimica…); quella interna, cioè in reparto di produzione, con l’assistenza, in funzione di tutor, di capireparto o capiturno incaricati dall’azienda; e il lavoro vero e proprio, per un monte ore complessivo nel biennio di circa 4000 ore, che è il doppio del monte ore degli Its standard.
I giovani frequentanti hanno capito che, partecipando a questo percorso formativo terziario, il loro orizzonte non si chiude alla fine del biennio, dopo il superamento dell’esame di Stato, ma che si allarga a una prospettiva di sviluppo personale in un’azienda in forte espansione sia quantitativa, che qualitativa e in un settore, quello dell’economia circolare, al centro degli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre che decisivo per il bilancio sociale del globo.
La Rmb trasforma un ammontare annuo di rifiuti metallici e ceneri di quasi 800 mila tonnellate (un problema gigantesco da risolvere per l’ambiente e la società) in più di 600mila tonnellate di materie prime (una grande risorsa da sfruttare a vantaggio di tutti): per raggiungere un simile risultato occorreva visione, imprenditorialità, ricerca e sviluppo ed elevate, complesse competenze di tutti coloro che vi lavorano.
L’azienda bresciana si è mossa autonomamente, investendo sulla formazione con proprie risorse finanziarie e professionali, senza aspettare contributi esterni, anticipando, con le due edizioni del corso Its, sia il Pnrr (sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza), sia la recentissima legge 99 di riforma degli Its (colmare la mancata corrispondenza fra domanda e offerta di lavoro).
Una realtà che rappresenta efficacemente lo stile col quale Brescia si propone nel 2023 come capitale della cultura.