Alunni di Tremosine per suor Paola e per la pace
A Venezia, a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, si segnalano – tra le altre – le gesta eroiche e nobili di una Madre Superiora del convento Canal al Pianto, nei pressi della Chiesa di Santa Giustina. Tale atto di disinteressata bontà, in quel clima ominoso, serrato e plumbeo degli ultimi anni precedenti la guerra, non poteva che essere guidato da un forte spirito cristiano, e umano: grazie alla stessa Madre Superiora infatti, due innocenti bambine ebree furono soccorse e salvate dalla deportazione nazista perché fatte nascondere nel convento da lei guidato. Giuseppina e Tina Dina, le due fanciulle, si impegnarono come richiesto dalla Madre a imitare ogni preghiera e comportamento adottato in convento affinché non sorgessero sospetti; ciò permise loro, a guerra conclusa, di riabbracciare i familiari incolumi.
Emilia Taroli (1879-1959) in religione suor Paola – questo il nome dell’eroica Madre – nacque a Tremosine sul Garda e, dopo un proficuo corso di studi, entrò nel 1911 all’istituto delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, a Bergamo. Per diventare quattordici anni dopo Madre Superiora del convento veneziano; ruolo che occuperà sino al 1945. Per il suo gesto, suor Paola, è stata insignita dell’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni” dall’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme. I “Giusti” sono quelle persone che hanno messo in campo la loro vita per salvare quella altrui, in particolare gli ebrei dal genocidio; a memoria di queste persone il Parlamento Europeo ha proclamato il 6 marzo come “Giornata Europea dei Giusti”. Per suor Paola, la cerimonia ufficiale di consegna della medaglia di “Giusto” è stata celebrata il 12 aprile 2013 nel giardino della scuola L. Turri di Tremosine sul Garda, suo paese natio. Alla cerimonia, di notevole rilevanza, erano presenti i parenti di suor Paola, l’ormai anziana signora Tina Dina Navarro e il figlio. Per l’occasione gli alunni della scuola media hanno piantato un ulivo, simbolo di forza e di resistenza.
Attorno allo stesso ulivo, lo scorso 23 marzo (posticipando di qualche giorno dalla data ufficiale), si sono raccolti gli alunni della scuola primaria per ricordare, attraverso piccoli ma significativi gesti simbolici, la giornata dei “Giusti”. E per apporre ai piedi dell’ulivo una targa metallica dedicata a suor Paola. “Oggetto della giornata di oggi”, ha spiegato l’insegnante Giulia Sciacca, che ha coordinato e diretto la cerimonia, “è celebrare, mantenere viva la memoria di quanti, in ogni tempo e luogo, hanno fatto del bene e si sono battuti in favore dei diritti civili, rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni”.
Ma l’occasione è servita anche per denunciare la guerra in Ucraina, e manifestare attraverso i colori per la pace nel mondo: un alunno di origine ucraina della classe 5aC ha recitato una toccante poesia nella sua lingua, applaudita lungamente dal numeroso pubblico. Sono intervenuti, inoltre, l’insegnante Jole Mastagni, la carismatica Annamaria Perini (parente di suor Paola), il parroco don Ruggero Chesini, il sindaco Battista Girardi e la Dirigente Scolastica Maria Luisa Orlandi, la quale ha ringraziato commossa e allo stesso tempo entusiasta tutti i presenti – organizzatori e spettatori, alunni, insegnanti e collaboratori.