Vento dell’anima
I ragazzi della 2ª C della scuola Dossi di Leno hanno presentato un cortometraggio al concorso “Dalla cetra al rap. Bibbia - Musica – Bibbia” indetto dall’associazione Biblia e dal Miur
Un concorso, l’invito di una professoressa a parteciparvi, la voglia di stare insieme e riflettere: così è nato il cortometraggio “Vento dell’anima”, che i ragazzi della 2^C della scuola “Carlo Dossi”, secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Leno, hanno presentato al concorso “Dalla cetra al rap. Bibbia - Musica – Bibbia”, indetto dall’associazione Biblia e dal Miur. I 20 alunni, coordinati da un team di docenti, hanno lavorato quindi partendo da alcuni fatti di cronaca e da un disegno, che riproduce la nota fotografia di Aylan Kurdi, il bimbo di circa tre anni, che perse la vita durante un naufragio e il cui corpicino, rannicchiato in posizione fetale sul bagnasciuga di una spiaggia turca, provocò numerose reazioni. Forse, se al timone del suo barcone ci fosse stato qualcun altro, Aylan sarebbe ancora vivo.
Così, per i ragazzi, è stato inevitabile chiedersi chi avrebbero voluto al timone della loro vita e come avrebbero potuto fuggire dalle paure quotidiane attraverso la musica, che, da sempre, è uno dei mezzi comunicativi preferiti dalle giovani generazioni. Tutta quanta la 2^ C, accanto ai professori Vita Giannotti, Caterina Cadei, Elena Tognoli e Rosa Bonsignori, rispettivamente docenti di sostegno, religione, arte e inglese, ha scelto dunque di riflettere sui testi di tre brani molto significativi che sono riusciti a collegare all’esperienza biblica. Il loro lavoro è partito con l’analisi della canzone “The Sound Of Silence”, di Simon and Garfunkel, nel cui testo, si ritrovano versi tratti dal libro del profeta Daniele, che presenta quale monito di Dio, un invito a cercarLo e cercarsi nel silenzio. Ancora una volta, poi, durante un’escursione in barca a vela, sul Lago di Garda, sono riusciti a connettere un brano musicale quale “Blowin’ In The Wind” di Bob Dylan con le Sacre Scritture, e, in particolar modo, con il Libro dei Re e con quello del profeta Elia, che, nel corso della sua vita, comprese come Dio si rivelasse nella semplicità e nel silenzio: Dio era presente infatti nel mormorio di un vento leggero.
Infine, si sono soffermati sul Salmo 120, che invita i fedeli a credere che dal Signore arriverà sempre aiuto e protezione per la nostra vita. Ma, se con i brani precedenti, la classe aveva soltanto cantato i versi composti da altri, il testo di questo noto Salmo li ha ispirati per la realizzazione di un brano in chiave rap da loro composto ed eseguito. Il cortometraggio, abilmente montato dal professor Angelo D’Errico, già curatore della pagina You Tube dell’Istituto, non ha vinto il concorso, ma è stato per gli alunni un’occasione importante di crescita e riflessione, che li ha visti coinvolti su più livelli, dalla musica, al canto, dal disegno alla ricerca. Il video si chiude con due scarpe, simbolo di un cammino da intraprendere e con l’immagine di un ragazzo biondo. “La risposta è nel vento: affido il timone della mia vita al vento; vento che ti penetra senza stravolgerti, vento che ti scruta senza violarti, vento che conosce tutto di te e che andando via lascia pace e benessere”.