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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 27 ott 2019 09:34

Uno sguardo più profondo sulla realtà

Al via le iscrizioni alla “Scuola di lettura e scrittura creativa” Pierluigi Cappello, promossa dall'Associazione Mese Letterario, realtà che raccoglie il testimone delle iniziative culturali della Fondazione San Benedetto

La letteratura è un fattore rigenerante di sviluppo e cambiamento reale dell'esistenza. E' da questo presupposto che prende le mosse una delle iniziative culturali di punta della Fondazione San Benedetto. Nata due anni orsono, la “Scuola di lettura e scrittura creativa” è dedicata a Pierluigi Cappello, scomparso nel 2017, nume tutelare della proposta 2019/2020. “Il poeta friuliano era definito un 'uomo vivo', così come lo intendeva G.K. Chesterton – ha sottolineato Laura Ferrari, presidente della costituenda associazione Mese letterario, realtà promotrice dell'iniziatiza -. Il perché di questa dedica è semplice. Quando parliamo di letteratura parliamo di qualcosa di vivo, tangibile, utile alla comprensione del significato più profondo dell'esistenza. L'incontro con questo giovane poeta ci ha permesso di intraprendere un' esperienza forte e condivisa sia della lettura sia della scrittura”.

Ad animare la “Scuola” sarà Stas’ Gawronski, autore e conduttore di trasmissioni Rai. Al suo fianco, nelle 9 lezioni in programma, la prima è in calendario sabato 16 novembre, figurano Silvia Guidi, giornalista del settore Cultura presso l’Osservatore Romano; Annalisa Teggi, traduttrice italiana delle opere di G.K. Chesterton, Elena Mazzola, traduttrice di alcune opere di F.M. Dostoevskij e direttrice del Centro di cultura europea Dante a Charkiv (Ucraina).

Il nome del corso, “Una crosta di terra”, è tratto da un verso del poeta messinese Bartolo Cattafi. E' un'intitolazione propedeutica  alla comprensione della concretezza dell'approccio formativo adottato. “L'apprendimento dell'arte del racconto non passa attraverso la trasmissione di tecniche o modelli concettuali di narrazione - caratteristica che distingue la proposta della San Benedetto da molte altre iniziative analoghe – ma, come ha sottolineato Laura Ferrari - si concretizza per mezzo dell'educazione a una spiccata sensibilità nei confronti della lettura e della scrittura”. E' attraverso questa attenzione che la scuola intende approcciarsi ai corsisti, sviluppandone la profondità e l'ampiezza dello sguardo sulla realtà. Della capacità di guardare al mondo attraverso occhi diversi ha parlato Ilenia Vasta, vice presidente dell'associazione: “Voglio ricordare una frase di Gawronski. 'La letteratura è come un collirio che ti permette di vedere meglio la realtà che hai di fronte'. E' questo spirito che ci ha animato nel coinvolgimento a questa iniziativa. La lettura ci allena a guardare l'esistenza da un punto più alto e profondo”.

La proposta formativa si completa con tre laboratori di lettura dedicati a Flannery O'Connor. “Si parte dalla lettura – ha affermato Sara Barbieri, ex corsista e oggi organizzatrice della rassegna – per approdare alla consapevolezza di un cambiamento interiore dovuto proprio all'approccio al testo”. E' stata Sara a ricordare la rotta tracciata dal direttore scientifico, Stas’ Gawronski: “La parola della letteratura porta sempre con sé la sfida dell’ignoto, del mistero, di un buio che paradossalmente ci illumina e risveglia la nostra capacità di essere raggiunti e stupiti dalle cose che ci circondano. Un attraversamento che accresce il nostro senso della realtà”.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a info@fondazionesanbenedetto.it oppure chiamare al numero 333.9780721.

ROMANO GUATTA CALDINI 27 ott 2019 09:34