Una mostra sulla Pop Art italiana
Una mostra dedicata alla stagione della Pop Art e al suo rapporto con l’Italia e i suoi grandi maestri, da Enrico Baj a Mimmo Rotella, anticipatori di questa esperienza, allo stesso modo in cui sono considerati Warhol e Rauschenberg nella cultura statunitense con Keith Haring, che attraverso i suoi lavori, spesso realizzati in spazi pubblici, come la metropolitana di New York, ha contribuito a rendere l’arte accessibile a tutti; da Tano Festa a Franco Angeli a Mario Schifano, artisti della Scuola romana di Piazza del Popolo
Curata da Andrea Barretta, l’esposizione si sofferma sugli anni ’60, un decennio glorioso, gli anni in cui l’Italia vive il boom economico, durante il quale il movimento americano della Pop Art, in maniera provocatoria, dissacrante, si scaglia contro la società dei consumi; nuovi ideali ed un’eredità raccolta con successo da numerosi artisti delle Avanguardie, come Piero Manzoni e Ugo Nespolo; completano la rassegna Concetto Pozzati e Marco Lodola, attualmente uno dei più importanti artisti italiani.
I soggetti di Lodola, in particolare, appartengono alla cultura che viviamo tutti i giorni; sulla scia della Pop Art, sono anch’essi icone e personaggi celebri, ma rappresentati in una dimensione vicina, in cui è più semplice immedesimarsi; Il tono giocoso e mai serioso rende le sue opere ancora più divertenti e pop, grazie anche alla presenza di colori sgargianti, intensi.
Un percorso di stampe e serigrafie per raccontare un’epoca di cambiamenti, che rivoluzionò diversi aspetti dell’arte, della cultura e della comunicazione, provocando un forte impatto sulla società.
“Pop Art, da Warhol agli italiani”, fino al 30 marzo, Galleria Fucsia, Via Agostino Gallo, 3 – Brescia. Apertura da martedì a venerdì ore 10-13 e 15-18.30, sabato ore 10-20.