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Brescia
di REDAZIONE 24 giu 2021 08:58

Una mostra sulla beata Maria Martinengo

La stagione delle mostre prosegue al Museo Diocesano di Brescia con l’inaugurazione, sabato 26 giugno alle ore 11:00 di "Tutta in un incendio d’amore", l’esposizione curata da Angelo Loda in sintonia con le caratteristiche del Museo Diocesano che vuole essere strettamente legato al proprio territorio e, nel contempo, fedele alla sua identità diocesana. L’intento, infatti, quello di far conoscere un dipinto eseguito nel Settecento dal bresciano Antonio Zanucchi poi dimenticato, ritrovato quasi per caso e restaurato dal proprietario, raffigurante la beata Maria Maddalena Martinengo, clarissa cappuccina bresciana, dotata di doni mistici e autrice di opere importanti per capire la devozione settecentesca italiana.

L’esposizione permette, da un lato, di accostare l’iconografia riguardante la Beata bresciana, dall’altro di far conoscere ai visitatori, attraverso l’arte, una figura non certo facile della storia religiosa bresciana. Tuttavia la sua scelta radicale di dedizione a Dio e le manifestazioni mistiche non la rendono estranea ad una tradizione cristiana che ha attraversato i secoli: vi si può riconoscere “l’amoroso nulla” di Innocenzo da Berzo, l’ardore della carità di Crocifissa di Rosa, e quella fiamma ardente di amore e solidarietà che ha animato schiere di uomini e donne bresciani, ammirevoli per la solidarietà vissuta a livello personale e sociale.

Non è fuori luogo ricordare quanto Giovanni Paolo II diceva ai giovani: “siate fuoco per incendiare il mondo”. Non per nulla questa mostra, visitabile fino al 25 luglio si intitola “Tutta in un incendio d’amore”, come scriveva la Martinengo.

Sempre nel corso del fine settimana si presenterà un nuovo appuntamento dedicato alla mostra temporanea “Il volto dell’angelo”, all’interno della quale sarà possibile ammirare fino al 17 luglio le sculture di Daniele Boi, Agostino Ghilardi, Anna Ghilardi e Franco Faglia: domenica 27 giugno alle 17:00 si terrà la presentazione del catalogo, un’occasione durante la quale gli artisti dialogheranno con Alberto Cividati e Simone Biazzi, autori delle due sezioni di critica, rilevando il connubio dei temi e mostrando come la contaminazione tra la lettura estetica e la contestualizzazione storica possa offrire un'interpretazione dialettica dell'opera d'arte.

Entrambe le mostre sono visitabili a ingresso gratuito tutta la settimana ad eccezione del mercoledì, giorno di chiusura, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.            

REDAZIONE 24 giu 2021 08:58