Un libro per la cultura... e la solidarietà
Un’iniziativa che mira ad incentivare la lettura per riconsiderare il libro come un amico, un compagno, un alleato. E nello stesso tempo a sostenere un progetto di solidarietà. Nei giorni di venerdì 7 ottobre (dalle 16 alle 20), sabato 8 ottobre (dalle 9 alle 20) e domenica 9 ottobre (dalle 9 alle 20) in piazza Rovetta, nel centro storico di Brescia, si terrà l’evento “Un libro per la Cultura”, promosso dall’Associazione Amici di Sam.
La manifestazione ha lo scopo di rimettere in circolo i libri usati, donati all’Associazione,
affinché tornino a essere occasione di crescita culturale e spirituale per giovani e non più giovani. In piazza, i lettori troveranno oltre 20mila volumi tra cui scegliere: libri per bambini, romanzi, saggi, enciclopedie e molto altro. I libri saranno donati in cambio di un’offerta libera: basterà una moneta per portarsi a casa i volumi, che faranno compagnia nei prossimi mesi.
“L’idea di questa iniziativa – spiega la presidente dell’Associazione Amici di Sam Elena Secchi
Villa – nasce dal fatto che ognuno di noi ha nella propria casa decine se non centinaia (a volte anche migliaia) di libri che ha già letto o che da diversi anni non svolgono la loro principale funzione: essere dei compagni di viaggio e dei maestri. Abbiamo quindi pensato di raccogliere questi libri e di proporli nelle piazze del nostro territorio, affinché possano tornare in servizio”.
L’evento vuole essere infatti il primo di una serie dedicata al libro e alla sua vocazione, che
l’Associazione, anche in occasione di Brescia Capitale italiana della cultura, ha in programma di svolgere in collaborazione con i Comuni e le Parrocchie della provincia.
La gioia di donare un libro e il piacere di avventurarsi in una nuova lettura, inoltre, si
sommano al desiderio di donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi. Le monete raccolte
andranno infatti a garantire l’assicurazione sanitaria per i primi cinque anni di vita dei bambini nati al St. Joseph Hospital di Kahawa Wendani, quartiere povero di Nairobi, in Kenya. L’ospedale è guidato da don Luca Montini, sacerdote bresciano missionario della Fraternità san Carlo Borromeo, con cui l’Associazione collabora da tempo.