Un dialogo contro i pregiudizi
Mercoledì 15 gennaio alle 18, in Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, via Trieste 17, l’Accademia Cattolica promuove la conferenza “Ritorno dell’antisemitismo e xenofobia” con Massimo Giuliani, Professore associato Insegnamento di Pensiero ebraico Dipartimento di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Trento.
Le radici di razzismo, xenofobia e antisemitismo (ma anche islamofobia) sono complesse, perché sono inscindibili da alcune dimensioni psico-sociologiche e da molteplici narrative di natura mitica, religiose e laiche. La secolarizzazione dell'Occidente moderno non ha davvero cambiato né questa psicologia sociale né queste narrative. Si tratta di "passioni" o sentimenti antichi, che stanno alla base del nostro immaginario come del nostro linguaggio quotidiano e che possono portare a una radicale contrapposizione tipo: noi/voi. Nel caso dell'antisemitismo (e della sua componente anti-giudaica più religiosa) un cambiamento profondo v'è stato con una revisione teologica da parte delle chiese cristiane dopo la Shoah (emblematica Nostra Aetate). Ma molti pregiudizi rimangono. L'avversione antiebraica, un tempo appannaggio delle ideologie di destra, oggi è divenuto un vessillo dell'anti-occidentalismo di molte sinistre estreme, e si è trasformato spesso in anti-sionismo e anti-israelismo, senza distinzioni di nessun tipo. Occorre un nuovo umanesimo, insistono molti maestri, per superare i pregiudizi e soprattutto sradicare la paura dell'altro diverso da noi, paura che - specie in epoche di instabilità politiche ed economiche come la nostra - sta alla base dell'odio sociale, di ogni fondamentalismo e da ogni fanatismo identitario. Nessuna identità culturale e religiosa è immune da questi virus. Ma oggi c'è consapevolezza del problema e attraverso il dialogo interreligioso e interculturale è possibile far breccia nelle coscienze.