Tour delle Pievi: il 18 giugno tappa alla Mitria
Dopo il successo della prima tappa a Orzivecchi nella Pieve di Bigolio, il Tour delle Pievi, l’iniziativa di “Voce” organizzata per festeggiare insieme i suoi 130 anni di storia, prosegue il suo percorso e arriva alla Pieve della Mitria di Nave il 18 giugno. Situata alle porte della città, in via Pieve Vecchia 20, il ritrovo in loco è in programma alle 9.30. La visita storico-artistica, come consuetudine, terminerà con un ricco aperitivo, con la possibilità, per chi vorrà, di proseguire con il pranzo in struttura al costo di 19 euro. La partecipazione all’evento è gratuita (tranne per il pranzo), è obbligatoria la prenotazione (specificando se per visita o visita e pranzo) chiamando il 030578541 (int. 1) o scrivendo una email a abbonamenti@lavocedelpopolo.it.
Non solo una chiesa, ma una vera e propria istituzione ecclesiastica. Tra il V e il VI secolo, infatti, con il disfacimento dell’impero romano, il conseguente insediamento dei Barbari e il diffondersi del Cristianesimo, la Pieve della Mitria di Nave si struttura in diocesi con a capo il Vescovo, residente nella Cattedrale, da cui dipendono le Pievi (le cosiddette “chiese battesimali”). Una storia, quella della Pieve di Nave, ricca di trasformazioni, tutte raccontate nelle murature e negli affreschi che, negli anni ‘90, sono stati oggetto di alcune indagine storico-architettoniche. Oggi, tra l’altro, la Pieve costituisce un unicum avendo conservato non solo la chiesa, ma anche tutto il complesso degli edifici e buona parte dei terreni di propria competenza: è questo il risultato di uno sforzo comune messo in atto dall’Associazione “Amici della Pieve” che ha acquistato per la parrocchia di Nave l’edificio rustico e il terreno agricolo e che si è prodigata al restauro, alla manutenzione e alla custodia degli ultimi 30 anni della chiesa, garantendone l’uso religioso e culturale per la comunità bresciana.
Risalgono al 1990 le indagini sulle murature del complesso volte a identificare eventuali sequenze costruttive. Tre le fasi individuate: pre-romanica, romanica e la definitiva stesura planimetrica rinascimentale. In particolare, la fase più antica, identificata per un breve tratto nella parete bassa del perimetrale, è formata da ciottolame di vario calibro, legato da malta in strati irregolari. La seconda fase, invece, impostata direttamente sulla muratura preromanica, è formata da masselli di medolo ben squadrati a spacco, legati da malta. All’originario edificio romanico, inoltre, appartiene anche la vecchia sagrestia e la parte inferiore del campanile. Infine, la terza fase costruttiva, coperta da un intonaco rustico, identifica il sopralzo quattrocentesco. È proprio dalla prima metà del Quattrocento che la Pieve della Mitria subisce i più consistenti lavori di trasformazione con la sopraelevazione dei perimetrali e del campanile, la formazione dei pilastri di rinforzo e il sostegno alla nuova copertura con volta a crociera. Non solo: viene costruito anche un presbiterio con l’abside poligonale, a cui poi verrà addossata la nuova sagrestia. Nuovi lavori, di cui però non si conosce con precisione l’identità, sono effettuati nel 1582 dall’arciprete Badassare Cottoni. È possibile, infine, che siano state apposte alcune modifiche anche quando la Pieve ha svolto la funzione di lazzaretto (di cui l’ossario ne è prova).
Il Tour delle Pievi continuerà per tutta l’estate: il 22 luglio saremo a Iseo per scoprire insieme la Pieve di Sant’Andrea; il 6 agosto, invece, tappa in Alta Valle Camonica, a Capo di Ponte, per avventurarsi nella Pieve di San Siro; sarà la Pieve della Formigola, a Corticelle di Dello, a chiudere il ciclo: l’ultimo appuntamento con il Tour delle Pievi è in programma per il 10 settembre.