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Brescia
di M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00

Socialità nel nome del Bardo

Presentati al Ctb alcuni progetti di condivisione sociale sostenuti dalle Fondazioni Cariplo e della Comunità bresciana

La qualifica di Tric (Teatro di rilevante interesse culturale) ottenuta solo pochi mesi fa chiede al Ctb un sempre maggiore interesse al territori e la capacità di intessere sinergie e progettualità capaci di accrescere la fruizione e la cultura teatrale e di avvicinare al teatro nuove fasce della popolazione con modalità inclusive.

Un aiuto allo stabile presieduto da Carla Boroni arriva in questa prospettiva dal progetto, presentato nelle scorse settimane, “Shakespeare imago mundi” pensato per celebrare in questo 2016 il quarto centenario della morte del drammaturgo inglese. Un progetto che, oltre a una serie di spettacoli che hanno già preso il via al teatro Santa Chiara-Mina Mezzadri, mette in campo anche attività culturali, educative e laboratoriali che il Ctb intende realizzare con alcune importanti realtà che operano sul territorio come la cooperativa Il Calabrone, la Compagnia Lyria e la casa di reclusione di Verziano. Le finalità di queste nuove sinergie, presentate nel corso di una apposita conferenza stampa, sono quelle di offrire opportunità di sviluppo individuale e professionale per tutti i soggetti coinvolti ed essere, nel contempo, motore di coesione sociale a beneficio della comunità.

L’opera di Shakespeare diventa dunque l’ideale filo rosso che lega la proposta dello stabile bresciano con le iniziative in cui sono coinvolte le altre realtà che hanno dato vita a questi progetti di condivisione sociale. Dalla collaborazione con la cooperativa Il Calabrone hanno preso così vita i laboratori esperienziali per i giovani per avvicinarli al teatro e alla cultura attraverso modalità di fruizione, creazione e collaborazione innovative ai processi artistici. Sono sei i laboratori che saranno attivati, a partire da quello del service audio. Si tratta di una proposta che consentirà ai suoi partecipanti di imparare ad allestire un impianto audio e a gestirlo nel corso di un evento. Al termine di questo percorso i partecipanti collaboreranno con la compagna Lyria per l’allestimento di uno spettacolo. La seconda proposta laboratoriale è quella del beatmaking, l’arte di comporre basi musicali. Anche questo laboratorio avrà come sbocco finale la collaborazione con la compagnia diretta da Giulia Gussago. Finalità analoga ha anche il terzo laboratorio proposto da Il Calabrone: quello di rap avanzato. Social media, writing e video making sono gli altri laboratori inseriti nel progetto che ha nel Ctb l’ente capofila.

Nel pacchetto dei progetti di condivisione sociale c’è anche quello denominato “Verziano_incontra” che vede affiancarsi a Ctb e Il Calabrone la Compagnia Lyria e la casa di reclusione di Verziano. Il progetto che ha già preso il via nei mesi scorsi punta a una collaborazione in cui detenuti e persone interessate alla danza lavorano insieme alla realizzazione di alcuni momenti spettacolari che saranno proposti nel giugno prossimo. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Ctb (tel. 030/2928611).
M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00