lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 27 ott 2023 08:52

Simone Cristicchi e il suo Franciscus

Debutterà il 7 novembre al Teatro Sociale, per la stagione di prosa del Ctb, il nuovo lavoro dedicato al “Santo dei Santi”

Simone Cristicchi, ormai di casa a Brescia, torna in scena al Teatro Sociale, nell’ambito della stagione di prosa 2023/2024 del Ctb, con il suo ultimo lavoro: “Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli”, nuova tappa teatrale della sua personale ricerca sul “mondo dell’invisibile”, che dopo lo spettacolo sulla figura del predicatore David Lazzaretti, dopo “Alla ricerca della felicità” e il “Paradiso da Dante”, si dedica al santo più famoso e amato al mondo, Francesco da Assisi.  Quella che debutterà a Brescia il 7 novembre, dove poi resterà sino a domenica 13, è una produzione che vede la collaborazione tra il Ctb, Accademia Perduta Romagna Teatri e Corvino Produzioni.

Dopo il debutto al Sociale, “Franciscus” sarà in tournée fino a marzo 2024 (con tappe anche a Belluno, Ferrara, Rovereto, Bolzano, Roma). Dopo il grande successo di “Happy Next”, della scorsa stagione, Simone Cristicchi riparte da Brescia con un progetto nuovo, in cui tra riflessioni, domande e canzoni inedite – che portano la firma dello stesso Cristicchi e della cantautrice Amara – l’artista romano indaga e racconta il “Santo di tutti”. Al centro di questo spettacolo, il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco. Ma anche la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Temi che nel frastuono della società in cui viviamo diventano ancora più urgenti e vividi.

Uno spettacolo ad alta intensità emotiva, che fa risuonare potenti in noi le domande più profonde e ci spinge a ricercarne una possibile risposta. “San Francesco era un rivoluzionario, un estremista, innamorato della vita – sono considerazioni dello stesso Cristicchi a pochi giorni dal debutto al Sociale –. Soprattutto era un uomo in conflitto con se stesso e da quel dolore è scaturita una trasformazione. Non si può prescindere dalla sua esperienza mistica, ma in generale era un uomo che cercava di capire il mondo e riportare un’armonia con il creato e quindi con il divino. È l’uomo della relazione, dell’incontro: un concetto importante anche oggi con quello che stiamo vivendo”. In un musical, con “sette-otto nuovi brani” Cristicchi solo in scena canta San Francesco in un dialogo tra sé e il Cencio, immaginario stracciarolo dell’epoca, che parla un esperanto di umbro, francese, spagnolo e latino. “Mi sono chiesto – prosegue ancora l’artista romano - cosa può dirci oggi quest’uomo straordinario che ha vissuto otto secoli fa? Quanto è attuale il suo messaggio?”.

MASSIMO VENTURELLI 27 ott 2023 08:52