Rivoluzione climatica in San Barnaba
L'11 febbraio prende il via un nuovo ciclo dei "Pomeriggi in San Barnaba", questa volta dedicato ai cambiamenti di clima. Otto incontri per comprendere e consapevolmente contrastare quella che milioni di giovani in tutto il mondo sollecitano a riconoscere come urgenza indifferibile
Prende il via martedì 11 febbraio l’edizione 2020 degli attesi Pomeriggi in San Barnaba, l’annuale ciclo di incontri promosso da Comune di Brescia con la curatela di Fondazione Clementina Calzari Trebeschi e la collaborazione di Fondazione ASsm. Otto lezioni con altrettante autorevoli voci della cultura e della ricerca per affrontare le diverse sfaccettature dei grandi temi dell’attualità. E fortemente attuale è il tema degli incontri di quest’anno, che sotto il titolo “La rivoluzione climatica. Scenari di un cambiamento planetario” intendono portare elementi e strumenti per comprendere e consapevolmente contrastare quella che milioni di giovani in tutto il mondo sollecitano a riconoscere come urgenza indifferibile.
È assodato che dalla seconda metà del XX secolo l’influenza delle attività umane sulle sorti del pianeta e del suo clima è divenuta sempre più determinante. Il ritmo accelerato con cui si è impennata la domanda di energia, le sue modalità di produzione e lo stile di vita di una parte della popolazione mondiale hanno influito fortemente sulle emissioni di gas serra e quindi sulla modificazione del clima. Numerosi sono gli indicatori ambientali che attestano come il pianeta risenta di questo cambiamento: l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’acidificazione degli oceani, l’alterazione delle riserve d’acqua e gli eventi meteorologici estremi, per citarne solo alcuni. Altrettanto significativi sono gli effetti di questa “rivoluzione climatica” sulla biodiversità, sull’agricoltura, sulle migrazioni e su molte delle attività umane.
Proprio quarant’anni fa scienziati di cinquanta nazioni si incontrarono alla Prima Conferenza mondiale sul clima evidenziando rischi preoccupanti e concordando sulla necessità di interventi urgenti. Da allora allarmi simili sono stati periodicamente lanciati da diverse Conferenze mondiali senza che ne seguissero provvedimenti risolutivi. Fino all’ultima COP25 di Madrid che si è recentemente conclusa con la dichiarazione poco confortante del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “Abbiamo perso un’opportunità”.
Cosa fare dunque? Scienziati ed esperti mondiali del clima sono in possesso di dati ed informazioni complete su quanto sta succedendo. Conoscerli potrebbe aiutare il genere umano a costruire un futuro in cui le risorse del pianeta e i processi che ne regolano il funzionamento siano gestiti in modo consapevole, prima che sia troppo tardi. Si tratta certamente di questioni che riguardano i governi, implicano accordi internazionali, necessitano di investimenti infrastrutturali e comportano profondi cambiamenti sociali. Ma che non esimono e non escludono la scelta e l’azione del singolo, di ciascuno di noi. Che siamo dunque chiamati a comprendere e riflettere, in un percorso di approfondimento scandito dagli otto appuntamenti in calendario.
Questi gli otto appuntamenti in programma, pensati come diverse tappe di un complessivo percorso di approfondimento. L’11 febbraio i “Pomeriggi” aprono con Antonelli Pasini ( “Come si studia il clima”); il 18 febbraio toccherà a Elisa Palazzi(“Riscaldamento globale ed effetti sugli ecosistemi”); il 25 sarà in San Barnaba Riccardo Valentini (“Clima, agricoltura e alimentazione”). Il 3 marzo sarà la volta di Roberto Buizza (“Il clima sta cambiando: perché?”); il 10, poi, Grammenos Mastroneini (“Squilibrio climatico, migrazioni e conflitti). Il calendario degli incontri proseguirà il 17 marzo con Chiara Cadeddu (“Mutazione del clima: minaccia per la salute globale?”); il 24, invece, interverrà Marzio Galeotti (“Economia e politiche per il cambiamento climatico”). Il 31, infine, la chiusura con Alessandra Smerilli (“Etica di un bene comune”).
La rassegna si avvale della collaborazione dell’USP – Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia ed è valida ai fini dell’attività di aggiornamento dei docenti.
Per gli studenti della scuola superiore al ciclo di incontri è abbinato il concorso “Pianeta bollente. E tu?” il cui regolamento è consultabile sul sito www.fondazionetrebeschi.it