Quale spazio per la democrazia oggi e nel futuro?
Nell’ambito degli incontri dedicati ai prossimi 20 anni dal titolo “Cosa minaccia l’uomo e la sua libertà” organizzati dal Centro Studi San Benedetto, in collaborazione con le associazioni Pontenuovo, Popolarismo Europeo e il Centro Studi Tommaso Moro, il prossimo lunedì 2 maggio alle ore 21.00 è in programma, in modalità webinar (incontro online gratuito), il quarto incontro dal titolo “Quale spazio per la democrazia oggi e nel futuro?”.
All’incontro, introdotto da Marco Nicolai, Presidente del Centro Studi San Benedetto e moderato da Benedetta Cosmi, giornalista professionista e scrittrice interviene Eugenio Capozzi, Ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa".
"In piena guerra in Ucraina - sottolinea Marco Nicolai, Presidente del Centro Studi San Benedetto - una domanda è impellente: Quale spazio per la democrazia esiste oggi e nel futuro in Europa e in Occidente? Eugenio Capozzi, professore di storia contemporanea che in realtà ha scandagliato l'evoluzione dei sistemi politici e del pensiero politico sin dall'antichità, in un momento in cui l'Occidente sembra vivere una crisi valoriale e di consenso, ci prende per mano per tracciare le ragioni di questa crisi che viene da molto lontano. Come ogni saggio mentore sostituisce il dito con la luna e allarga il campo della nostra riflessione perché quello che accade oggi trovi un senso interpretativo. In un momento in cui i regimi totalitari o semi totalitari non solo rappresentano la maggioranza delle rappresentanze politiche nel globo (si veda il Democracy Index del calcolato dal "The Economist"), ma iniziano ad acquisire consenso anche nelle democrazie liberali, Capozzi ci avverte delle derive in atto che solo marginalmente evidenziano cosa può capitare anche in Europa. Derive delle élite come della gente comune legate ad una evoluzione culturale che da una parte invoca un 'nuovo umanesimo' e dall'altra rifiuta la dimensione valoriale dell'uomo razionale e libero alla base della nostra storia e delle nostre democrazie".
“Ciò alimenta - aggiunge Nicolai - una vera e propria rivolta dell'Occidente contro i suoi fondamenti di civiltà e i frutti più importanti di essi: l'idea della legge e del diritto naturale, i diritti e le libertà individuali, l'idea di uguaglianza, i limiti imposti al potere politico, la libertà economica. In essa si manifesta un'avversione radicale degli occidentali per la propria storia, un 'odio di sé' come fu definito quasi vent'anni fa da Joseph Ratzinger. È vero che i problemi del mondo globalizzato impongono il 'superamento' dell'Occidente?".
“Siamo così abituati alla libertà – precisa Mauro Parolini, Presidente dell’Associazione Pontenuovo – da esserne stanchi. Cercare i motivi della crisi significa in primo luogo recuperare il valore della libertà come elemento essenziale della persona”.
Le istruzioni per l’accesso (gratuito) all’evento sono disponibili sul sito www.centrostudisanbenedetto.it.