Per una democrazia che parta dal basso
In Università Cattolica a Brescia il prof. Palano ha offerto alcuni spunti per riscoprire i valori democratici
«La democrazia è complessa, mentre l’autoritarismo è sbrigativo» affermava Papa Francesco nel suo recente discorso in Grecia. Per questo è importante discuterne, riflettere su valori e ideali che ci riportano alle origini della nostra civiltà occidentale. Mercoledì 15 dicembre, il ciclo di incontri “La fraternità. Tra utopia e possibilità” organizzati dall’Accademia Cattolica, si è arricchito di un’ulteriore occasione di ricerca e di dialogo dal titolo: “Verso una rinascita della democrazia dal basso”. Il relatore, prof. Damiano Palano, Ordinario di Filosofia Politica dell’Università Cattolica di Milano, ha tracciato un’analisi della situazione attuale e di ciò che sta avvenendo nelle democrazie occidentali europee. Il clima di sfiducia che aleggia porta a considerare come alternative attraenti regimi autoritari o visioni di stampo presidenzialista, abbandonando la concezione della cosa pubblica come bene da condividere e preservare insieme. “Parteggiare” è una degenerazione di “partecipare”, la sua non nobile sostituzione, che tende a permeare ambienti politici e civili. Anche le nuove tensioni populistiche, europee o extraeuropee, sono sintomo di un profondo scontento verso la politica, o verso la sua classe dirigente, e comunque di un inaridimento della scena pubblica.
Preoccupante è la sfiducia di tanti giovani che, secondo le statistiche, non riconoscono come preferibile la prospettiva democratica, mostrandosi indifferenti o addirittura favorevoli a derive autoritarie. Proprio i giovani, afferma Mons. Giacomo Canobbio, che per natura tenderebbero a ribellarsi all’autorità in questo caso sembrerebbero assuefarsi (o rassegnarsi) a un possibile declino della democrazia liberale.
Tuttavia, prima ancora che all’autorità i giovani forse sono refrattari all’ipocrisia e nella politica odierna risulta loro difficile intravedere non solo gli antichi fasti della civiltà classica ma anche il vento degli ideali dei Padri Costituenti che fondarono l’Europa.
E allora come emergere da questa paurosa impasse? Come riportare a galla la democrazia liberale che sembra perdere consapevolezza di sé stessa? Non vi è una regola aurea per salvare la politica dalla decadenza e nessuna analisi sarà sufficiente per dipingere un quadro completo di un problema estremamente complesso. Tuttavia, consapevole della pazienza necessaria perché le trasformazioni politiche e sociali avvengano, il Prof. Damiano Palano conclude la sua relazione in un clima di quieto ma fiducioso ottimismo che trasmette anche al pubblico. La sua proposta consiste in una riscoperta della democrazia dal basso tramite movimenti popolari (e non populisti) o istituzioni di tipo cooperativo-fiduciario a livello territoriale che possano permettere di fare esperienza del valore della condivisione.
Mons. Giacomo Canobbio a conclusione dell’incontro traccia un parallelismo tra la visione di democrazia dal basso e una proposta di Papa Francesco: ripartire dalla sinodalità. Nel 2023 ci sarà infatti un sinodo sulla sinodalità, così da riscoprire la libertà fruttuosa di lavorare insieme e di cooperare alla luce di valori condivisi. Alcide De Gasperi, da visionario quale era, in un discorso del 23 aprile del 1949 lanciava questa provocazione: «Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale».