Pane dal cielo
Al cinema Sereno, un film per imparare a guardare con gli occhi del cuore. Un Cantico dei cantici dei senzatetto del regista Bedeschi
È il giorno di Natale quando Lili e Annibale trovano un neonato dentro un cassonetto della spazzatura. Lo portano all’ospedale più vicino, ma nessuno dei medici riesce a vederlo, e i due vengono presi per pazzi. Il bambino è speciale. Sembra invisibile a tanti, ma non a tutti...Da qui si dipana la matassa del trailer “Pane dal cielo”, film indipendente sui senza dimora diretto dal regista e produttore milanese Giovanni Bedeschi, che mercoledì 20 marzo alle 20.45 incontrerà il pubblico del cinema Sereno al Villaggio Prealpino (Traversa XII, n. 158 – Villaggio Sereno), in occasione della proiezione del film. La replica è in programma il giorno successivo, sempre alle 20.45.
Genitori. I due senzatetto si ritrovano così improvvisati genitori di una creatura davvero speciale. Al deposito della stazione Lambrate, dove decidono di accudire il piccolo, si genera una piccola comunità: un’eterogenea famiglia di senza dimora di ogni tipologia e provenienza. Cosa crea questa differenza tra le persone? Perché solo alcuni possono vedere il bambino? È necessario rimettere insieme un complesso puzzle, prima di capire cosa distingue gli uni dagli altri. Diventa però chiaro che il bambino è portatore di un messaggio che deve essere diffuso. Aiutati da un giovane blogger e da una signora benestante preoccupata per il comportamento di suo figlio, la comunità riesce a farsi sentire dalla gente che vive nelle case. La notizia del bambino si diffonde rapidamente, radunando un numero sempre crescente di persone. E così l’avvento del bambino diventa motivo di cambiamento. Il suo messaggio s’insinua in cuori inaspettati: anche in persone che governano i sistemi finanziari, responsabili di molte ingiustizie del nostro tempo. È una nuova opportunità per tutti. Per Annibale e Lilli, così come per tutti gli uomini. “Pane dal cielo – scrive il regista – vuole essere un film che accende i riflettori sulla vita dei cosiddetti ‘Senza Dimora’ che sopravvivono a Milano. Ogni giorno che passa è per questa gente un vero calvario, una vera e propria sofferenza. L’ispirazione è nata frequentando L’Opera San Francesco. Sono otto anni che faccio il volontario nella mensa dove nasce la storia del film. Ho conosciuto tante persone con storie disgraziate alle spalle che le hanno portate a perdere la direzione e l’autosufficienza. Ho imparato a regalare loro un sorriso, un semplice buonasera, una pacca sulle spalle per fargli capire che non sono soli. Ho capito anche che noi siamo loro, basta veramente poco per trovarsi per strada. Papà separati, pensionati con il minimo della pensione, gente che viene a Milano a cercare fortuna ma poi si ritrova per strada”. Biglietti: intero 6 euro, Soci Coop, SpiCgil 5 euro – Videoamici 4 euro. Ridotti: ragazzi fino a 17 anni 2 euro.