Museo Diocesano: Dalla fabbrica all'arte
Inaugurata al Museo Diocesano la mostra promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia. Il 15 novembre si terrà la vendita all'asta delle opere realizzate da 13 artisti contemporanei. Il ricavato sarà destinato al restauro dell’“Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola” del Moretto, conservata nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso
Venerdì 27 ottobre al Museo Diocesano è stata inaugurata la mostra “Dalla fabbrica all’Arte” promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia e curata dal critico Davide Dotti.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Brescia e con il sostegno di Banca Valsabbina, sarà visitabile tutti i giorni, fino al 19 novembre, tranne il mercoledì (chiuso), festivi compresi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, dal 28 ottobre al 19 novembre, compresa nel biglietto d’ingresso al Museo Diocesano.
Il progetto, curato dal critico Davide Dotti, ha visto 45 imprese associate alla territoriale di via Cefalonia mettere liberamente a disposizione di tredici artisti contemporanei bresciani i prodotti industriali da loro realizzati, trasformati in opere d’arte.
Il 15 novembre si terrà la vendita all’asta delle opere; il ricavato sarà destinato al restauro dell’“Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola”, conservata nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in corso Matteotti, capolavoro eseguito intorno al 1534 dal pittore bresciano Alessandro Bonvicino detto Moretto.
“Quando abbiamo pensato a questo progetto, come Giovani Imprenditori, volevamo mettere al centro la bellezza del manufatto industriale, inteso come perfetta sintesi del saper fare bresciano e dell’attaccamento delle nostre aziende al territorio – spiega Anna Tripoli, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia –. Grazie alle opere d’arte abbiamo poi raccontato la fabbrica da una diversa prospettiva rispetto a quella a cui siamo abituati, mettendo la creatività al centro esattamente come avviene all’inizio del processo industriale.”
“Per gli artisti è stata l'opportunità di scoprire nuovi materiali, sperimentare inedite soluzioni estetiche e mettersi in gioco tramite un innovativo e stimolante approccio creativo che è partito dalla visita alle fabbriche – per la conoscenza e la selezione dei materiali – e si è concluso nei rispettivi atelier – spiega il curatore Davide Dotti –. Per gli imprenditori, invece, è stata l'occasione per entrare in contatto diretto con il caleidoscopico mondo dell'arte contemporanea, e vedere l'eccellenza dei prodotti realizzati nelle industrie diventare materia viva dell'atto creativo, in una sorta di moderno “ready made. Non è tutto: le opere, che verranno vendute all’asta, serviranno a restaurare l’“Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola” del Moretto. L'artista, intorno al 1534 eseguì ad olio su tavola l’opera per l'altare che la nobile famiglia Soncini aveva fatto erigere nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in corso Matteotti. Questo dipinto, che oggi è collocato nella seconda cappella a sinistra dell’edificio, un tempo si trovava in stretto dialogo con l'opera di Tiziano, che il maestro bresciano cita puntualmente nelle figure di Cristo e della Vergine, direttamente ispirate a quelle presenti nel Polittico Averoldi.”
Per tutte le informazioni sulla mostra e sulle modalità di partecipazione all’asta è possibile scrivere a restauriamoilmoretto@gmail.com.