Marone, note scolpite nel cuore
LeXGiornate in trasferta sul Sebino per celebrare i cento anni di storia della Dolomite Franchi. Due concerti, una mostra e un libro
Un progetto artistico per celebrare cento anni “Duri come la roccia” scolpiti nel cuore di Marone. Ad interpretare cento anni di storia e di fatica di Dolomite Franchi, leader della supply chain alla siderurgia, il Festival LeXGiornate che, attraverso il linguaggio della musica, della cultura e dell’arte, propone una serie di iniziative che culmineranno, venerdì 12 e sabato 13 a partire dalle 20.30, proprio nel cuore di Dolomite Franchi: prima nel percorso emozionale che dallo stabilimento, attraverso una galleria lunga 200 m, sbucherà nella cava Bagnadore, teatro naturale che farà poi da sottofondo alle esibizioni di Daniele Alberti, nella serata di apertura, e di Ezio Bosso, sabato 13 luglio con la sua Europe Philharmonic Orchestra, 51 musicisti cresciuti sotto la bacchetta di Claudio Abbado e impegnati nelle migliori orchestre internazionali, che nel gennaio scorso hanno risposto alla chiamata di Alessandra Abbado, della sua associazione Mozart14 e dello stesso Ezio Bosso per ricordare in musica i cinque anni dalla scomparsa del grande direttore milanese.
Mostra. Parallelamente, nello stesso fine settimana la sala polivalente di villa Vismara, sempre a Marone, ospiterà il vernissage della mostra fotografica di Roberto Predali sull’intreccio di vicende che legano a doppio filo la Dolomite Franchi al paese e la presentazione del libro “Dolomite Franchi, 100 anni: una fabbrica, un paese”. Una storia lunga e preziosa, viva e vivida, memore del suo passato ma al tempo stesso già proiettata nel futuro, raccontata dal giornalista Camillo Facchini.
Traguardo. “Cento anni – afferma Alessandro Romano, direttore Dolomite Franchi – rappresentano certamente un traguardo importante, sono una preziosa eredità che noi oggi siamo chiamati ad onorare nel migliore dei modi, ma soprattutto una linea di partenza per i nostri figli e i nostri nipoti, un impegno che è stato preso da chi ci ha preceduto, orgogliosamente confermato da noi oggi con la volontà di passarlo come ideale testimone alle generazioni che ci seguiranno”. Una storia “scolpita nel cuore di Marone” non poteva non essere raccontata.
Racconto. “Siccome raccontare storie rappresenta da sempre lo stimolo vitale per ogni nostro progetto – spiega Daniele Alberti, direttore artistico del Festival – l’incontro con Dolomite Franchi si è tradotto in una sfida estremamente stimolante. Abbiamo disegnato un percorso che interpreta questi cento anni osservandoli da una prospettiva diversa. Nuova. Dinamica. In equilibrio fra tradizione e avanguardia, fra passato, presente e futuro: la “vita” della fabbrica, i suoi suoni i suoi volti e le sue fasi, la fisicità della materia, animeranno queste due serate di musica e altre contaminazioni, orgogliosi e onorati di intraprendere questo viaggio nel cuore di una realtà così importante, per esplorare al contempo l’incrocio fra due mondi, industria e cultura, apparentemente lontani eppure mai come oggi così vicini”. L’ingresso agli spettacoli è libero fino a esaurimento. I posti dovranno essere prenotati scrivendo a info@associazionesoldano.it.