Lech Walesa a Brescia
“Stiamo vivendo una fase di transizione fra due epoche, dove ci sono tanti problemi e molti pericoli. Dobbiamo ancorare il nostro pensiero ad un sistema di valori sicuro. E non possiamo più guardare solo ai confini nazionali, com’era fino alla fine del 20° secolo, in quanto il nostro orizzonte con le tecnologie è diventato globale”. Questo il messaggio lanciato da Lech Walesa, Premio Nobel per la Pace, già Presidente della Repubblica di Polonia, nella conferenza stampa di giovedì 4 maggio, organizzata dall’Associazione Tito Speri, con l’intervento dei quattro soci fondatori: il presidente Pierluigi Russo con i soci Graziella Renica, Federico Sai e Massimiliano Battagliola.
Un incontro voluto per riannodare il filo di quel dialogo avviato con lo straordinario convegno svoltosi lo scorso 4 febbraio dal titolo “Dall’Atlantico agli Urali. L’Europa di Karol Wojtyla e di Solidarnosc”, al Centro pastorale Paolo VI di Brescia, dove un pubblico straripante ha accolto Walesa relatore d’eccezione affiancato dal prof. Rocco Buttiglione e da Mons. Marco Alba.
Il dibattito è stato focalizzato oggi sulle prospettive per l’Europa e l’eredità politica che il Presidente Walesa consegna alle nuove generazioni ed anche alla comunità civile bresciana, nel rispetto dei valori e delle tradizioni che essa da sempre ha mostrato di condividere. “Senza la fede e la sicurezza che ne scaturisce, non avrei potuto raggiungere i miei traguardi – ha detto il Premio Nobel per la Pace –. Vorrei proporre di fare lo stesso alle giovani generazioni, che vogliono cambiare il mondo. Penso alla mia Polonia, dove credere nei miracoli ci ha permesso di riguadagnare la sovranità, ma potrei portare tantissimi altri esempi”. Sollecitato dal presidente Russo su temi che attengono alla gestione della cosa pubblica, Walesa ha risposto che “bisogna ridefinire cosa sia la sinistra, cosa la destra, cosa sia un partito cristiano perché spesso non ce n’è nemmeno uno, ma sempre basandoci su un sistema di valori cristiano, perché solo così riusciamo a mantenere un certo ordine. L’avanzare della tecnologia ha portato necessariamente ad un’organizzazione su scala più vasta ed anche ad uno sviluppo differente tra i Paesi, mancanza di giustizia e torti arrecati ad alcune nazioni. Quanto all’economia, si parla ancora di dicotomia capitalismo-comunismo, ma il secondo non è realizzabile. Bisognerebbe allora depurare il sistema capitalistico dai suoi errori, mantenendo ciò che ha di positivo ovvero la concorrenza e il libero mercato”.
Infine il presidente Walesa ha elogiato il lavoro dell’associazione Tito Speri, in quanto polo culturale aperto alla discussione critica e al libero pensiero: “C’è bisogno di associazioni come la vostra, il vostro impegno è molto importante per il futuro del nostro mondo”.
Il video integrale della diretta con Lech Walesa è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=HsizG_lcFPs&feature=youtu.be
