La Notte della Cultura è "Dada"
Dalle 18 alle 24 (con un’anteprima pomeridiana per i ragazzi) il centro storico di Brescia diventa una vetrina "Dada", a ricordo del centenario del più irriverente movimento artistico del Novecento europeo. La "Notte" solidale con le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso
Torna sabato 1 ottobre
dalle 18 alle 24 (con un’anteprima pomeridiana per i ragazzi) a Brescia la Notte della Cultura che trasformerà il centro storico in una vetrina "Dada" a ricordio del centenario del più irriverente movimento artistico del Novecento europeo
Nella sua edizione
2016
Punto di partenza
del viaggio nella Notte della Cultura di Brescia sarà la rassegna “Dada 1916. La nascita dell'antiarte”, che inaugura
al Museo di Santa Giulia proprio l'1 ottobre. La mostra, visitabile
fino al 26 febbraio 2017, costituisce un progetto originale e unico in Italia.
Seppur pensata con un peculiare disegno esplorativo, che indaga in
particolare i rapporti del dadaismo con il sud dell'Europa, l'ampiezza e
l'articolazione di questa mostra la rendono ricca ed esaustiva, pienamente in
grado di far comprendere come Dada sia stato non solo un movimento
artistico, ma un fatto culturale a trecentosessanta gradi.
Per il popolo della notte (della cultura), sabato 1 ottobre la mostra aprirà gratuitamente i battenti dalle ore 20 fino alle 24. Accesso gratuito anche per l'altra mostra che inaugura in Santa Giulia nella stessa giornata, ossia “Romolo Romani 1884-1916 Sensazioni, figure, simboli”, realizzata in occasione dei cento anni della scomparsa del grande artista milanese (ma bresciano d'adozione), e per le diverse sezioni permanenti e temporanee del Museo e del Parco Archeologico di Brixia Romana.
Ideale proseguimento
(ma anche perfetto prologo) alla visita della mostra, il percorso teatrale
prodotto dal Ctb per la regia di Sara Poli. Immediatamente Dada è uno
spettacolo originale ed inedito, un recital itinerante che percorre via Musei partendo
dalla piazzetta antistante la chiesa di Santa Maria della Carità, fa tappa al
Capitolium e si conclude all’interno del Teatro Romano.
Le voci di Laura Curino e Luca
Micheletti si alternano con le note evocative create appositamente per lo
spettacolo dalla violoncellista Daniela Savoldi; le immagini proiettate sulle
imponenti rovine del Teatro Romano raccontano attraverso i volti e le opere chi
furono e che tracce lasciarono i protagonisti del movimento dadaista; testi di
Tzara, Picabia, Ball ci accompagneranno nella riscoperta di un movimento che ha
influenzato così tanto l’arte durando poco più di un soffio.
Cosa fosse Dada ancora oggi non si è capito. Solo i dadaisti sanno cosa sia Dada. E non lo dicono a nessuno, dicevano di sé. Fu così tante cose che Dada means nothing. Ma dal nulla nasce il nuovo. Due le repliche del percorso, alle 20 e alle 21.45, la partecipazione è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria per l’accesso alla parte finale nel teatro romano.
Irrinunciabile tappa nel percorso della nostra Notte Dada della Cultura, lo spettacolo “Nessi” di e con Alessandro Bergonzoni, al Teatro Sociale alle 21.30.
"Nessi", ovvero connessioni ma anche fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. O meglio dell'universo. Proprio questo è il nucleo vivo e pulsante dello spettacolo dell'artista bolognese: la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze, non necessariamente e solamente umane che ci possono così permettere percorsi oltre l'io finito per espandersi verso un "noi" veramente universale. Uno spettacolo che può considerarsi “dadaista” per lo spirito di libera sperimentazione espressiva e linguistica. Come i dadaisti, Bergonzoni aggredisce i luoghi comuni, le frasi fatte, stravolgendoli nel maggior numero di esiti possibili, ricercando analogie, per lo più foniche, con parole e modi di dire vicini. Uno spettacolo di comicità travolgente e pura, che prende il via da un pretesto realistico ma lo smonta immediatamente per riproporlo secondo tutt’altro disegno, allo stesso tempo improbabile e rigoroso.
Questo dunque il percorso principale di
un intrigante viaggio notturno fra i temi e le forme del Dada. Ma, si sa, il
piacere di ogni viaggio risiede proprio nelle deviazioni. E così sarà anche per
la Notte Dada della Cultura. Si innestano infatti su questo percorso più
marcatamente tematico, molti altri appuntamenti che non mancheranno di attrarre
l’interesse e il gradimento del pubblico, a cominciare dal concerto di Paola
Turci in piazza Paolo VI (ore 22), l’occasione per ascoltare Io sono, l’ultimo
lavoro di una fra le cantautrici più intense del panorama musicale italiano.
E poi le visite guidate alle chiese e
ai palazzi della città, alla magnificente Biblioteca Queriniana, le visite
nella Brescia sotterranea, l’aperitivo multisensoriale di Supernova in corso
Zanardelli, il concerto interattivo dei Clockbeats in San Barnaba, il Jazz
nella Chiesa di San Giorgio, gli chansonniers dei caffè parigini in piazzetta
Pallata, il cinema dei fratelli Lumière al Nuovo Eden, la banda cittadina
Isidoro Capitanio e quella di Borgosatollo, le mostre fotografiche del MaCof a
Brend e quelle del Museo Nazionale della Fotografia al Carmine, passando per la
rassegna dedicata all’installazione di Christo in Broletto.
Nella Notte della Cultura, un percorso da godersi fino in fondo è quello tra le molte gallerie d’arte che hanno aderito alla manifestazione e che rimarranno aperte, ognuna con una propria speciale proposta per la serata, fino a mezzanotte.
Importante, come è stato sottolineato in sede di presentazione dell'iniziativa, è sottolineare che il senso della Notte della Cultura non risiede solo nel programma che propongono (un programma che, peraltro, cresce e si arricchisce di anno in anno) ma anche e soprattutto nello spirito di trasformazione e animazione della città, nell’invito rivolto a tutti a uscire per condividere in compagnia una serata piacevole, divertente, ma anche profonda, ricca di contenuti, in grado di arricchire ciò che siamo.
In questo senso, l’edizione 2016 della "Notte della Cultura" ha un motivo in più per richiamare tutti a partecipare: la raccolta fondi a favore delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Grazie alla collaborazione di Slow Food e alla partecipazione di molti bar, ristoranti ed esercizi del centro sarà possibile partecipare alla ricostruzione delle aree devastate, scegliendo di gustare un piatto di amatriciana nei locali che aderiscono all’iniziativa e riconoscibili dalla locandina esposta.
Interamente devoluto a tale scopo
benefico sarà anche l’incasso dello spettacolo di Bergonzoni (biglietto unico 3
euro), oltre che le offerte che potranno essere lasciate per partecipare alle
visite guidate o all’ingresso di Santa Giulia e che saranno raccolte tramite la
Croce Rossa.