La guerra di Aldo
La 5ª A dell’Istituto Antonietti di Iseo ha presentato il 2 e 3 maggio una mostra interessante intitolata “La guerra di Aldo dalle fonti alla fruizione”
La 5ª A dell’Istituto Antonietti di Iseo ha presentato il 2 e 3 maggio una mostra intitolata “La guerra di Aldo dalle fonti alla fruizione”. È nata da un’idea dalla prof.ssa Tiziana Porteri che gli studenti hanno accolto con grande entusiasmo. Tutti i ragazzi si sono attivati suddividendosi il lavoro, classificando, trascrivendo ed estrapolando le informazioni necessarie per ricostruire la storia, il percorso individuale del protagonista, approfondendo anche la storia generale del conflitto. Aldo Andreis nato nel 1923 chiamato alle armi nel 1943 a soli 20 anni, dopo essere stato addestrato come autiere, si presume sia stato mandato al fronte. Le ultime notizie risalgono a una lettera spedita dalla Slovenia, la parola ricorrente con la quale concludeva questa e tutte le altre lettere è: “Ritornerò”.
Le due Guerre mondiali sono state diverse, ma solo all’apparenza, poiché hanno portato le stesse conseguenze: morte e orrore. In una delle 150 lettere c’è un passaggio molto forte, dopo un’imboscata nemica Aldo afferma infatti: “Vidi un mio compagno cadere morto al mio fianco”. Questa frase ha ricondotto a una poesia di Giuseppe Ungaretti dal titolo “Veglia” dove il poeta scrive: ”Un’intera nottata buttato vicino ad un mio compagno massacrato”. Sia Aldo sia Ungaretti hanno provato gli stessi dolori: in qualsiasi guerra come diceva il poeta “è il cuore il paese più straziato”. La soddisfazione più grande per chi ha collaborato a questo progetto è stata quella di sentire le parole della sorella 95enne di Aldo, che, commossa, ha affermato: “Avete riportato in vita mio fratello”. Aldo Andreis risulta disperso, ma non nel cuore di chi lo ha amato.