L'impresa nel romanzo: quarto appuntamento
Luigi Mascheroni (nella foto), giornalista della redazione Cultura de “Il Giornale”, sarà il protagonista del quarto appuntamento del ciclo di incontri letterari sulla cultura del saper fare (ospitati negli spazi delle aziende sparse nel territorio bresciano che hanno aderito al progetto proposto da Confindustria Brescia e Università Cattolica nell’anno di Bergamo-Brescia capitale della cultura) presenterà Memoriale di Paolo Volponi, scritto nel 1962 e incentrato sulla contrapposizione operai-imprenditori negli anni sessanta. Il protagonista dell’opera è Albino Saluggia, contadino assunto in una grande fabbrica di Ivrea. Il personaggio paranoico riesce a cogliere l’essenza della realtà della fabbrica che dietro una facciata razionale e democratica sembra nascondere un sistema di produzione alienante che trasforma gli operai in appendici della macchina. Questo romanzo è stato definito «una delle opere narrative più significative di questi anni: attraverso la descrizione della nevrosi di un operaio (...) ha saputo obiettivare la condizione tipica dell’uomo nell’età industriale».
Toccherà al professor Giuseppe Lupo delineare il cambiamenti della condizione degli operai nelle fabbriche, autore di diversi saggi sulla cultura del Novecento e raffinato indagatore della nostra contemporaneità. Nel suo ultimo lavoro, "La modernità fraintesa. Una controstoria dell’industria italiana", scandaglia nel profondo il malinteso senso della modernità che ha occupato uno spazio considerevole nella geografia di fine millennio e continua ad influenzare il nostro pensiero e i nostri discorsi.
Da appassionato studioso della storia italiana, ripercorre la tappe del boom economico attraverso la rilettura del “paradigma interpretativo del moderno” e la disanima attenta di alcune figure, da Vittorini a Testori, da Fortini a Mastronardi, da Calvino a Pasolini.
Ad introdurre i relatori sarà Paolo Streparava, vice presidente di Confindustria Brescia e delegato per l’Associazione alle attività di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023.
L’incontro aperto al pubblico è promosso dal Gruppo Streparava.