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Brescia
di BETTY CATTANEO 06 ott 2015 00:00

"L'aràdio": 40 anni di storia bresciana

Il libro, pubblicato dalla Compagnia della Stampa e scritto da Giancarla Paladini, Andrea Croxatto e Franco Zanetti, è stato presentato sabato 3 ottobre a Librixia, davanti a un folto pubblico tra cui tante delle voci di chi ha fatto la radio a Brescia

Il primo trasmettitore di una radio libera “ufficiale” bresciana fu acceso nell’ottobre del 1975. Quarant’anni dopo il libro “L’aràdio” scritto da Giancarla Paladini, Andrea Croxatto e Franco Zanetti, ripercorre storia e storie dalla viva voce di oltre ottanta dei protagonisti, ricordi, racconti e testimonianze di un’epopea tanto indimenticabile quanto irripetibile che ha visto in primo piano anche l'esperienza di Radio Voce. Il libro, pubblicato dalla Compagnia della Stampa, è stato presentato da Marco Recalcati e dagli autori sabato 3 ottobre a Librixia, davanti a un folto pubblico tra cui tante delle voci di chi ha fatto la radio a Brescia. Il libro – ha spiegato Franco Zanetti – è nato una sera in pizzeria con Andrea Croxatto, poi ho coinvolto Giancarla Paladini che è la memoria storica perché si ricorda tutto di tutti. E’ stato molto più faticoso del previsto ma sono contento di aver fatto un libro pressoché definitivo sulle storie di chi ha fatto la radio a Brescia, da quando cioè è iniziata l’epopea delle radio private bresciane”.

Zanetti e Paladini (tra i pionieri di questa appassionante avventura iniziata come per gioco e poi diventata una professione) e Croxatto ci restituiscono un racconto emozionante e vivo attraverso le storie di conduttori, speakers, tecnici e direttori che hanno vissuto – spesso inconsapevolmente – un periodo rivoluzionario della comunicazione. “Certamente è un libro celebrativo, nostalgico, autoriferito, come deve essere un libro scritto da persone che quell’epopea l’hanno vissuta. Noi c’eravamo e siamo contenti di averla potuta raccontare” ha concluso Zanetti. Mentre Giancarla Paladini ha aggiunto: “Per me la radio è stata un bellissimo lavoro, è quella che mi ha cambiato la vita che mi ha permesso di incontrare persone straordinarie. Penso che la radio sia un meraviglioso strumento di comunicazione, ma anche, o almeno per me lo è stata, un importante veicolo di crescita personale”. Certo non sono state tutte rose e fiori, nel libro emergono anche episodi tristi e storie senza lieto fine, e qualcuno dei protagonisti di allora non c’è più, ma quello che le accomuna tutte è l’amore incondizionato per l'aràdio.
BETTY CATTANEO 06 ott 2015 00:00