Io resto. Un mese dentro l'ospedale
In occasione della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime dell’Epidemia di Coronavirus del 18 marzo, Zalab riporta nei cinema italiani “Io resto”, l’unico documentario interamente girato all’interno degli Spedali Civili di Brescia durante la prima ondata della pandemia da Covid-19. “Io resto” è un film di Michele Aiello. A Brescia sarà proiettato venerdì 18 marzo alle 19 al Nuovo Cinema Eden dove interverrà il prof. Francesco Castelli, Direttore dell'Unità Operativa di Malattie Infettive e Prorettore Unibs. Sempre venerdì 18 marzo alle 20.30 si potrà vedere anche al Cinema Santo Stefano di Ome: in questo caso la proiezione è organizzata in collaborazione con l'Associazione "Soccorso Pubblico Franciacorta " di Rodengo Saiano.
Un mese dentro la vita di un ospedale, sospeso di fronte all'ignoto. Per la prima volta, una videocamera mostra il fardello emotivo e la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario durante lo scoppio della pandemia da Covid-19. Lo fa grazie a Michele Aiello, regista che ha girato all’interno degli Spedali Civili di Brescia: “Io Resto” è ciò che vede in quei giorni, l’unico documentario girato interamente proprio dove l’emergenza è stata più dura e drammatica, prodotto dal regista stesso insieme a Luca Gennari e Zalab, in collaborazione con RCE Foto Verona e Comune di Brescia.
Due anni fa, in questi giorni, iniziavano a susseguirsi le prime ancora confuse notizie sul contagio da coronavirus. Le immagini di ciò che è stato, la memoria di chi ha visto la sua vita radicalmente cambiare – per l’assenza e la mancanza dei cari che non ci sono più - rimangono impresse necessariamente a lungo. Mentre si avvicina il secondo anniversario della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus – il prossimo 18 marzo – torna nei cinema “Io Resto”, documento potente ed evocativo, manifesto
La diffusione del film avviene al cinema e in qualsiasi luogo di aggregazione sociale e di formazione universitaria. Infatti, il documentario aderisce alla filosofia della Distribuzione Civile (#soloalcinema), un modello che non considera solo il circuito delle sale, della fruizione tv o tramite piattaforma, ma consente a chiunque, cittadini e associazioni, di poter proiettare il film in un luogo pubblico ritenuto opportuno, con un pubblico che vive l’esperienza della visione insieme, fianco a fianco.
Per i suoi meriti e la potenza evocatica, come messaggio di vicinanza alle comunità più colpite dal covid, il film ha ottenuto per la diffusione il Patrocinio di FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Inoltre, al documentario è stato conferito anche il Patrocinio di FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, ruoli protagonisti nelle immagini di scena.