In Turchia, sulle orme di Paolo
Un educational di Brevivet nel Paese dove operò l’Apostolo delle genti e dove sono stati celebrati i primi sette concili ecumenici
Il 2018 è stato un anno positivo per il turismo in Turchia, tornato a crescere, e le prospettive per il 2019 appena iniziato sono buone. Per questa ragione Brevivet – uno dei leader nazionali per il turismo religioso e i pellegrinaggi – ha riproposto a distanza di 8 anni un nuovo educational in quella che è considerata la culla del cristianesimo dove operò Paolo l’Apostolo delle Genti e dove si sono celebrati i primi sette Concili ecumenici, in cui la Chiesa ha gradualmente elaborato l’identità della propria comprensione di Gesù e dei Vangeli.
Efeso. Cinque intensi giorni di viaggio per 17 pellegrini che nelle scorse settimane, con il direttore di Brevivet Barbara Chiodi hanno visitato Izmir (l’antica Smirne) e Istanbul, accompagnati da una guida locale. I primi due giorni sono stati dedicati alla visita delle rovine di Efeso dove si tenne il Concilio Ecumenico del 431, con l’Agora Grande, l’Odeon, la Fontana di Traiano, il Tempio di Adriano, la Biblioteca di Celso, la Via del Marmo, il Grande Teatro per 25 mila spettatori, dove culminò la disputa tra Paolo e i venditori di oggetti pagani; la basilica di San Giovanni sulla tomba dell’apostolo, la collina degli Usignoli dove si venera la Casa di Madonna (qui sostò in preghiera San Paolo VI il 26 luglio 1967).
Sito archeologico di sorprendente bellezza e per il pellegrino occasione di incontro con il luogo privilegiato di incarnazione della Chiesa, la terra dove siamo nati come cristiani. In Turchia San Paolo percorse oltre 2.000 km a piedi solo nel primo dei suoi viaggi, portando il primo messaggio cristiano. Una teologia itinerante concepita in lunghe marce in un territorio inalterato per secoli, insegnata e discussa nei più importanti centri urbani dell’Asia Minore.
Istanbul. Gli ultimi due giorni di viaggio sono stati dedicati a Istanbul, metropoli di oltre 15 milioni di abitanti affacciata sulle sponde dello stretto del Bosforo, che separa il mar Nero dal mar di Marmara, a cavallo fra Asia ed Europa. In origine centro greco, Bisanzio, nel 330 d.C. capitale dell’impero romano d’oriente, Costantinopoli, dal 1435 sotto l’impero ottomano, Istanbul, supera per dimensioni e bellezza la capitale Ankara. Sede del califfato e dal 1717 del patriarcato greco-ortodosso, durante questo nuovo periodo di splendore vennero erette le più importanti moschee della città che offre al visitatore molteplici aspetti culturali, artistici e storici, apparendo di volta in volta europea, araba, musulmana, cristiana, persiana. Una città antica e modernissima allo stesso tempo, frenetica e travolgente nel traffico quotidiano e nei magnifici mercati, magica e mistica nei palazzi e nelle moschee. La visita è iniziata dal quartiere più antico, il Sultanhamet (patrimonio Unesco) che si affaccia sul porto naturale del Corno d’oro, affascinante mescolanza di minareti, ville ottomane, bazar, giardini e palazzi. Prima tappa la Moschea Blu, rivestita di maioliche dell’antica Nicea, con sei minareti e la cupola di 43 metri.
Santa Sofia. La visita è proseguita nella basilica greco-ortodossa di Santa Sofia, costruita da Costantino nel 337, per quasi mille anni un baluardo della cristianità in Oriente, fino alla conquista dei turchi ottomani, che la trasformarono in moschea. Dal 1935 museo. Poco distante si visita la Grande Cisterna, una struttura sotterranea realizzata sotto Costantino il grande per immagazzinare grandi quantità di acqua ad uso del palazzo reale. Un’opera d’ingegneria idraulica sostenuta da 336 colonne. Sul promontorio del Serraglio, tra il Corno d’Oro e il mar di Marmara sorge il palazzo dei sultani (Topkapi), sede dei sultani ottomani. Il palazzo, che ha ispirato una ricca letteratura come il celeberrimo Ratto del Serraglio di Mozart, ora è adibito a museo e tra i preziosi oggetti custodisce il famoso Diamante del Fabbricante di Cucchiai, di ben 86 carati, il quinto al mondo per grandezza.
San Salvatore. A est di Sultanhamet si estende il Gran Bazar, il più grande mercato coperto del mondo (4000 negozi), quasi una città nella città, un vero e proprio centro d’affari. L’ultimo giorno di viaggio il gruppo di pellegrini ha visitato l’antica chiesa di San Salvatore in Chora, a ovest di Ataturk Bulvari, una delle principali arterie di Istanbul, attraversata dall’acquedotto romano di Valente. L’interno è completamente rivestito di mosaici che rappresentano scene della vita di Cristo e di Maria e una preziosa Assunzione della Vergine. Infine la crociera sul Bosforo, una delle principali attrazioni della città che consente di ammirare la bellezza dei palazzi che si specchiano nel mare, accompagnati da delfini e gabbiani.