In 146 per il concorso internazionale pianistico
Risultati oltre ogni più rosea aspettativa per le iscrizioni alla prima edizione del Concorso Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli, varato in concomitanza con Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura: ben 146 i musicisti da tutto il mondo che hanno presentato la loro candidatura in rappresentanza di 28 nazioni, dalla Cina agli Stati Uniti, dal Portogallo alla Russia, passando per Germania, Corea, Slovacchia e molte altre.
“Un risultato che ci sorprende in positivo, commenta Fabrizio Chiarini, presidente della G.I.A.- Giovani Interpreti Associati, associazione che ha ideato la manifestazione e la sta portando a compimento con il supporto di Comune di Brescia, BCC di Brescia e Fondazione ASM. Evidentemente la considerazione a livello mondiale della figura cui è intitolata la competizione ha creato un forte interesse ed ha convinto molti giovani musicisti, provenienti da diverse scuole pianistiche, a cimentarsi nell’impegnativo programma previsto dal regolamento, strutturato su varie prove che, in alcuni casi, prevedono pezzi d’obbligo riconducibili al repertorio del grande pianista bresciano".
“Il successo del numero degli iscritti, approfondisce Massimiliano Motterle, direttore artistico del Concorso e della G.I.A., va visto anche come importante conseguenza della sempre maggiore considerazione che l'associazione G.I.A. ha nel mondo dei musicisti, evidentemente non solo italiani: del resto, oramai da qualche anno, la nostra Stagione Concertistica ospita nomi di artisti, soprattutto pianisti vincitori dei più importanti concorsi internazionali, stabilmente presenti anche nei cartelloni dei teatri più prestigiosi del mondo. Questo risultato è dunque anche una bella testimonianza della serietà organizzativa della G.I.A”.
I candidati, come previsto dal Regolamento, hanno tutti meno di trent’anni e per potersi iscrivere al concorso hanno dovuto mostrare le loro qualità tecniche e interpretative inviando una videoregistrazione che li ha visti affrontare, oltre a brani di libera scelta, una Sonata di Beethoven o Mozart e uno Studio di Chopin.
Toccherà ora alla giuria della preselezione, composta dallo stesso Motterle insieme a Maria Grazia Bellocchio e Sergio Marengoni, analizzare il materiale pervenuto e scegliere tra i 146 iscritti i 32 candidati che avranno effettivamente modo di passare alle successive fasi del Concorso.
Il clou della manifestazione si terrà a Brescia nel prossimo autunno, dal 20 al 28 ottobre. I concorrenti ammessi nell’occasione affronteranno tre prove solistiche, ospitate nell’auditorium San Barnaba, dalle quali uscirà la terna di finalisti.
I tre pianisti che accederanno alla prova finale si contenderanno invece la vittoria al Teatro Grande in un concerto con l’orchestra Bazzini Consort diretta da Aram Khacheh.
Vasto il repertorio richiesto per le fasi finali del Concorso, che si rifà ad alcune delle raffinate pagine più amate da Arturo Benedetti Michelangeli: obbligatorie saranno infatti le esecuzioni di un Preludio di Debussy, una Mazurca di Chopin, un brano importante di Debussy o Ravel in semifinale; e anche la scelta tra i Concerti per pianoforte e orchestra è mirata tra quelli che eseguiva il celeberrimo pianista bresciano.
“La Giuria Internazionale che a ottobre valuterà, selezionerà e assegnerà i premi previsti dal Concorso, spiega ancora Massimiliano Motterle, è composta da 7 eminenti personalità del pianismo nazionale e internazionale: a presiedere il collegio sarà la celebre pianista georgiana Elisso Virsaladze, affiancata dallo statunitense Alexander Kobrin, dal francese Jacques Rouvier e dal polacco Piotr Paleczny, oltre che dagli italiani Andrea Lucchesini, Sergio Marengoni, Alberto Baldrighi.”
I giudici avranno in particolare il compito di scegliere i 3 finalisti dopo 3 prove solistiche eliminatorie in cui verranno ammessi di volta in volta un massimo di 18 pianisti alla seconda e 6 alla terza.
“Come da noi auspicato, prosegue Fabrizio Chiarini, Brescia, oltre che Capitale italiana della Cultura, in autunno rivestirà a pieno titolo il ruolo di capitale internazionale della grande musica. Siamo certi che gli appassionati bresciani, e non solo, saranno sorpresi nell’ascoltare i giovani talenti selezionati per le prove finali; i loro nominativi saranno resi noti al termine della fase di preselezione, che si concluderà entro la fine del prossimo mese di maggio”.
Significativo il montepremi complessivo che verrà assegnato ai finalisti, che si aggira sui 30mila euro, e che pone il Concorso Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli tra le competizioni internazionali di fascia alta. I vincitori avranno inoltre modo di esibirsi in concerti per loro organizzati.
Tutte le prove del concorso, sia le eliminatorie in San Barnaba, sia la finale al Grande, saranno aperte al pubblico e diffuse in diretta streaming, e tutti coloro che lo vorranno potranno esprimere la loro preferenza e partecipare così all’assegnazione del Premio del Pubblico.
“Riguardo ai premi, conclude il Presidente della G.I.A. Chiarini, sono lieto di comunicare che ve ne sarà uno ulteriore rispetto a quelli previsti. Rivestirà un valore speciale in quanto intitolato alla memoria di Riccardo Gobbi e Fabio Pasotti, i due giovani amici lumezzanesi, entrambi appassionati di musica, morti in tragiche circostanze a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Il premio è stato istituito per volontà e grazie al contributo delle famiglie dei due giovani e sarà destinato al più giovane semifinalista del Concorso Michelangeli