Lella Costa: il silenzio e le parole delle donne
L’attrice e autrice Lella Costa, ospite della sede di via Trieste dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha proposto lo scorso 7 maggio una profonda riflessione sulla condizione delle donne, a partire dallo spettacolo “Otello. Perché di parole si vive” che la vede in scena fino al 23 maggio al Teatro Sociale.
Lella Costa nel corso del dialogo ha posto l’accento sulle parole “basta” e “femminicidio” e sulla necessità di pronunciarle a voce alta.
“Ci deve essere un’educazione alla solitudine sia per gli uomini che per le donne - ha affermato - prima di legarsi sentimentalmente, proprio per contrastare meccanismi che inevitabilmente andrebbero a degenerare”.
Tra i temi trattati nell’incontro anche quello delle pari opportunità. Una “faccenda sacrosanta” l’ha definita Lella Costa. “Noi donne abbiamo fatto tantissimo lavoro mettendoci sempre in discussione. Quante volte ci viene chiesto come si riescono a conciliare famiglia e lavoro? Perché questa domanda non viene mai posta agli uomini? Riuscire a farsi le domande giuste è fondamentale”.
Nell’ultima parte dell’incontro, la prorettrice Raffaella Iafrate, delegata del Rettore alle Pari Opportunità, e la direttrice delle Risorse Umane dell'ateneo, Marzia Benelli, hanno presentato le iniziative dell’Università, dedicate alla condizione della donna e delle categorie suscettibili di discriminazione. “Ci teniamo particolarmente a condividere questo tema - hanno affermato -. Nelle linee guida verranno pubblicati una serie di documenti dedicati al linguaggio inclusivo. Si dà spazio al tema della 'parola' e alle differenze tra forme linguistiche che possono fissare degli stereotipi. La task force all’interno delle varie sedi della Cattolica è formata da studenti e professionisti del settore”.