Il presepe sotto il porticato
Omaggio della famiglia Guerrini al paese di Castegnato e al Natale
Il presepio in casa Guerrini era d’obbligo, quello sotto il grande porticato lo è diventato. Il primo era il segno della partecipazione della famiglia al piccolo-grande mistero del Natale; il secondo è diventato la testimonianza offerta dalla famiglia al paese che la ospita, Castegnato, e alla sua gente. Martino e Piero, qualche anno fa, presero il piccolo presepe di casa e, grazie al grande portico che avevano a disposizione, lo trasformarono in un grande presepio, con al centro la capanna ospitante Gesù e i “suoi” e intorno i pastori e le genti in trepidante attesa dell’evento pur se immerse ciascuna nei propri mestieri quotidiani. Poi, in alto le case più nobili e il castello; di fianco alla capanna benedetta la fattoria che raffigura il presente della famiglia; più in là il deserto della Palestina con i re magi che seguono la stella. Accanto, la chiesa parrocchiale, maestosa, e la più piccola e raccolta detta invernale, modelli in scala recuperati dalla scuola media e rimesse in circolo come omaggio ai ragazzi che le avevano costruite e come segno della continuità tra presepio e parrocchia. Un presepio sempre aperto (almeno fino al 10 di gennaio dalle 9 del mattino alle 19) e una famiglia, quella dei Guerrini, lieta di accogliere chiunque e pronta a svelare il segreto e la gioia del Natale.