Il mito di Napoleone: Luci e ombre
Una conferenza-concerto di prestigio per anticipare e approfondire i temi del 54° Festival in vista dell’inaugurazione del prossimo 27 aprile. L’iniziativa è programmata a Brescia, nel Ridotto del Teatro Grande, martedì 28 marzo alle 17.30, e avrà come ospiti di spicco il prof. Valerio Terraroli, docente di Storia della Critica d’Arte all’Università di Verona, e il pianista Federico Colli
Una conferenza-concerto di prestigio per anticipare e approfondire i temi del 54° Festival in vista dell’inaugurazione del prossimo 27 aprile. L’iniziativa è programmata a Brescia, nel Ridotto del Teatro Grande, martedì 28 marzo alle 17.30, e avrà come ospiti di spicco il professor Valerio Terraroli, docente di Storia della Critica d’Arte all’Università di Verona, e il pianista Federico Colli. L’avvenimento ha lo scopo di introdurre il pubblico al vasto quanto affascinante tema scelto per l’edizione 2017 del Festival, ovvero “Beethoven e Napoleone. La musica, tra ideali e potere”, capace di schiudere la porta dell’immaginario collettivo sulle passioni e i drammi che influenzarono la storia d’Europa dalla Rivoluzione Francese al Congresso di Vienna attraverso le vicende di due figure carismatiche tra loro collegate. Spetterà in particolare al prof Valerio Terraroli, noto studioso e critico, il compito di delineare l’argomento specifico della conferenza, “Il mito di Napoleone: luci ed ombre”. La figura storica di Napoleone Bonaparte, anticipa Terraroli, divenne mito già per i suoi contemporanei, anche grazie ad una attenta e strategica campagna di comunicazione che trasformò ben presto il giovane generale “da alfiere dei valori rivoluzionari a condottiero, da giovane rampante nella nuova piramide sociale costituitasi dopo il Terrore a Primo Console e infine Imperatore dei francesi.
Le sue campagne di guerra, le vittorie, ma anche le sconfitte diventano immediatamente soggetti di rappresentazione ed esaltazione eroica del personaggio”. Ma il mito di Napoleone, spiega sempre Terraroli, “si nutre anche della caduta di Bonaparte e della sua morte per rappresentare metaforicamente valori politici e morali legati alla ciclicità della storia e della fortuna dei grandi uomini”. Una conferenza, quella programmata per martedì 28, che approfondirà non solo le vicende storiche ma anche quelle artistiche legate alla figura di Napoleone, il quale “promosse oltre alla propria immagine che fonde l’eroe classico con la figura dell’”uomo nuovo”, anche una deliberata ripresa di modelli e di temi classici, dall'antichità romana alla cultura egizia, come espressione del mondo nuovo sorto dalle ceneri degli antichi regimi assolutistici e della rivoluzione: è la nuova immagine dell'impero universale che conosciamo con la definizione di età neoclassica”. Ed ecco allora che il prof. Terraroli ricorda la realizzazione a Brescia, oltre che del Teatro, appunto, “Grande” perché dedicato a Napoleone, anche “la fondazione del primo cimitero monumentale d'Italia su progetto di Rodolfo Vantini, oltre a una serie di palazzi, tra i quali spicca Palazzo Tosio, la fondazione dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti e , in seguito, l'avvio degli scavi archeologici nell'area del Capitolium e la costruzione del Mercato dei grani in largo Torrelunga".
L’appuntamento del 28 marzo alle 17.30 nel Ridotto del Teatro Grande vedrà come anticipato anche la partecipazione del musicista bresciano Federico Colli, recentemente iscritto dalla rivista inglese “International Piano” nella classifica dei migliori pianisti under 30 del mondo. Federico Colli completerà da par suo l’evento interpretando, di Beethoven, la Sonata in fa maggiore op. 54 e la Sonata in mi maggiore op. 109. L’incontro sarà introdotto da Umberto Angelini, sovrintendente della Fondazione del Teatro Grande, Patrizia Vastapane, vicepresidente del Festival, e Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival. L’avvenimento è organizzato dal Festival Pianistico Internazionale in collaborazione con la Fondazione del Teatro Grande ed è ad ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.