Il giudice Albertano tra Valsabbia e Valtenesi
Suona la nona per Enrico Giustacchini e il suo Albertano, il giudice che nel ciclo di romanzi del giornalista e scrittore bresciano diventa un provetto investigatore privato in grado di risolvere anche i casi più ingarbugliati, spesso avvalendosi del fiuto e della perizia dell’amico Berengario. Lo avevamo lasciato lo scorso anno a Genova, nella città dove nella realtà fu assessor della giunta del podestà Emanuele Maggi, ed ora il giureconsulto “torna” nella sua Brescia mettendosi alla prova con un nuovo drammatico fatto di cronaca, il nono della serie. “Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto” è il titolo dell’opera ambientata a Zenato, l’attuale Ponte Zanano frazione di Sarezzo: sullo sfondo si staglia una catena di fatti tragici tutti occorsi nello stesso ambiente familiare che in un primo tempo sembrano legati fra loro in maniera piuttosto immediata e semplice. Con l’acribia che gli è propria Giustacchini intesse una trama fitta e ricca di suspense nella quale trovano spazio l’episodio biblico di Caino e Abele e persino gli studi di Dante sulla leggenda della macchie lunari, il tutto narrato con un lessico ricco e accurato. Dietro infatti all’invenzione e alla scelta di ricorrere al genere del giallo classico-deduttivo, c’è la volontà di calare i fatti all’interno di una cornice basata su fonti storiche, frutto di una ricerca approfondita e costante. Come sempre accade l’appendice offre inoltre al lettore, soprattutto a quello meno avvezzo al mondo storico, una sinossi di personaggi e situazioni per garantire una più fluida comprensibilità del testo. Collegata al romanzo è la rassegna “Il cammino del Giudice Albertano 2022” che in questa seconda edizione, organizzata dal Sistema bibliotecario del Nord-est bresciano e partita il 25 agosto da Pertica Bassa, si snoda tra Valsabbia e Valtenesi: i prossimi appuntamenti sono in programma il 16 settembre a Idro e il 20 settembre a Padenghe con chiusura il 6 ottobre ad Agnosine.
