Il DAMS si mette in mostra
La mostra di Camilla Marinoni intitolata "La vertigine della forma", l’installazione del workshop "Tracce di liberty "e l’evento performativo multimediale LY, concludono i laboratori del corso di laurea in Discipline delle arti, dei media e dello spettacolo della sede di Brescia. Appuntamento al MoCa fino all’11 giugno, con ingresso libero, da martedì a domenica dalle 15 alle 19
La mostra personale di Camilla Marinoni La vertigine della forma, l’installazione del workshop Tracce di liberty e l’evento performativo multimediale LY, concludono i laboratori del corso di laurea in Discipline delle arti, dei media e dello spettacolo.
L'appuntamento è fino all’11 giugno al MO.CA (Brescia, via Moretto 78).
La personale dell’artista Camilla Marinoni, allestita nell'Appartamento Nobile del MO.CA, è curata dalle studentesse del laboratorio L’evento d’arte, coordinate da Daniele Perra.
L'esposizione raccoglie una selezione delle opere dell’artista, in cui il vuoto, le ferite e la cura sono tematiche frequenti e vogliono essere stimolo e punto di partenza per una riflessione sul senso della nostra esistenza. «Al centro del mio lavoro — afferma l’artista — c’è un racconto intimo e personale riferito agli aspetti sociali e spirituali del vivere quotidiano e di cui si fa, inevitabilmente, esperienza. Tutto viene filtrato e rielaborato attraverso il mio sguardo e l’utilizzo del mio corpo».
Poco distante, una delle sale dell’Appartamento Nobile del MO.CA ospita un’installazione, dal titolo "Tracce di liberty", composta da una serie di piccole sculture in ceramica realizzate dagli studenti e dalle studentesse del workshop tenuto dall’artista e da Mariacristina Maccarinelli.
Infine gli studenti dei tre indirizzi del DAMS hanno presentato Ly, l'evento performativo multimediale.
Ly è curato dagli studenti del corso di Regia audiovisiva live e multimedia con la supervisione del professor Ermanno Nardi, insieme agli studenti del laboratorio di Regia audiovisiva tenuto dal professor Enrico Ranzanici.
I primi hanno sviluppato uno spettacolo performativo itinerante, che comincia fin dal portone d’ingresso principale di Via Moretto, per poi proseguire all’interno di diversi spazi nel palazzo. Il pubblico, accompagnato lungo tutto il tragitto, suddiviso in diversi quadri, durante il quale ha assistito a spettacoli di diversa natura. È stata esplorata la dimensione borghese, ricostruendo sia contesti domestici che pubblici, e quella industriale del lavoro in fabbrica con tanto di tute da operai e materiali da cantiere.
Il secondo gruppo ha prodotto tre video installativi inseriti all’interno del percorso teatrale. Viene raccontata la storia di Egidio, architetto di Brescia che, dopo un viaggio a Parigi, diventa il pioniere del Liberty nella sua città. Vengono mostrate clip con protagonisti i principali materiali che caratterizzano il Liberty, durante la fase di lavorazione ad opera di alcuni artigiani. Infine, un video e una performance live strettamente legate hanno concluso la serata di inaugurazione.