Il Ctb e “Le vette del teatro”
Una mini rassegna dedicata alla montagna e ai suoi più grandi protagonisti: due spettacoli e un festival cinematografico. Il 17 gennaio al Santa Chiara-Mina Mezzadri la storia di Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi.
Le vette del teatro” è il titolo della mini rassegna che il Centro teatrale bresciano dedica alla montagna e ai suoi più grandi protagonisti. Due spettacoli teatrali e un festival cinematografico saranno ospiti del Teatro Sociale e Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara di Brescia. Il primo degli appuntamenti è in calendario il 17 gennaio, con “Un modo di essere. Parole di e su Walter Bonatti”: una lettura a cura di Vasco Mirandola, con proiezioni video e musica dal vivo, per cogliere il grande alpinista nelle emozionanti avventure che lo portarono a scalare molte delle vette leggenda di sempre.
Film. Il 18 febbraio farà invece tappa “Banff Mountain Film Festival”, una serata emozionante non solo per gli appassionati di montagna, ma per tutti coloro che amano l’adrenalina e la sfida. Come di consueto, il festival canadese porterà a Brescia i migliori film di avventura e di sport outdoor selezionati durante la 43ª edizione. Infine, “Un (altro) Everest”, titolo della stagione di prosa del Ctb in scena il 14 e 15 marzo, per raccontare la storia vera di due alpinisti e della loro scalata del Monte Rainier nello stato di Washington, negli Stati Uniti. Due amici, due storie, due vite, legate per sempre dal destino deciso dalla montagna.
K2. Walter Bonatti, alpinista leggendario che fu anche scrittore, giornalista e fotografo di talento, è protagonista dello spettacolo che sul palcoscenico del teatro Mina Mezzadri Santa Chiara (contrada Santa Chiara 50/A) il 17 gennaio alle ore 20.30. Nato a Bergamo nel 1930, a soli 24 anni Walter Bonatti scalò il K2, impresa cui seguiranno le salite sul Monte Bianco, Cervino, sulle Ande e in Patagonia, fino alle grandi avventure sulle Alpi. “Un modo di essere. Parole di e su Walter Bonatti” parla di un uomo che, immergendosi nei grandi spazi della montagna, esplorando il mondo fuori e dentro di sé, ricercò i confini di un sogno e di un ideale. Ecco dunque uno spettacolo fatto di parole, musica e immagini per raccontare la straordinaria storia di uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi. Attraverso i testi di giornalisti e scrittori come Fosco Maraini, Dino Buzzati, Giorgio Bocca, Carlo Graffigna, Rossana Podestà, Vinicio Stefanello e dello stesso Bonatti, la voce di Vasco Mirandola restituisce il fascino di una vita fuori dal comune. E mentre sullo schermo scorrono i sorprendenti video di Raffaella Rivi, sul palcoscenico il trio composto da Giorgio Gobbo, voce e chitarra, Sergio Marchesini alla fisarmonica e Annamaria Moro al violoncello creano uno spazio sonoro suggestivo, portando in teatro tutta l’emozione di un’esperienza unica.