I ritratti dal mondo di Phil Borges
Alla Pacicontemporary di Borgo Wuhrer la mostra del fotografo americano
Una personale del fotografo americano Phil Borges, che si occupa di questioni sociali e tutela dei patrimoni culturali, con oltre 50 scatti, a «documentare con passione la vita e i costumi delle popolazioni indigene del mondo, attraverso il ritratto ambientale», come sottolineano i galleristi. Obiettivo è quello di evidenziare le numerose problematiche degli indigeni, rivalutandone la cultura, che altrimenti non avrebbe modo di essere svelata e ponendo l’accento sul loro valore e sulle continue sfide cui queste popolazioni devono far fronte ogni giorno. Spinto da una missione e un cammino spirituale e di vita, con i suoi libri e le sue mostre, Borges lavora per instaurare un rapporto tra il pubblico e i suoi scatti fotografici, come egli stesso afferma: “Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po’ della loro storia, non che li veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane“.
Nella misura dell’obiettivo, con lo sguardo dentro lo sguardo, il fotografo affonda nella vastità della vita interiore, e la percorre con empatia; in questo modo, come sempre accade nella sua opera, le immagini diventano foto dell’anima e grazie ad esse, Borges riesce a cogliere sapientemente l’attimo sospeso e manifestare la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera, unendo testimonianza sincera e arte. Premiato molte volte per il suo impegno umanitario, nel 1998 Phil Borges ha ricevuto il riconoscimento di Photoperson of the year. Le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nelle più importanti collezioni del mondo. “Ritratti dal mondo”, Pacicontemporary, Borgo Pietro Wuhrer, 53 – Brescia. Fino al 14 marzo, apertura da lunedì a venerdì ore 9-19, sabato ore 11-19
