I giganti in mostra a Brescia
La mostra itinerante che racconta la scoperta delle statue del Sinis ospitata dalla Fondazione Brescia Musei negli spazi dell’arthouse bresciana Nuovo Eden
La mostra itinerante che racconta la scoperta delle statue del Sinis è ospitata negli spazi dell’arthouse bresciana Nuovo Eden dalla Fondazione Brescia Musei
I sei pannelli bilingue che narrano la storia della grande scoperta delle statue di Mont’e Prama hanno fatto tappa a Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, dove questa mattina è stata inaugurata la mostra itinerante, parte della campagna di comunicazione firmata lo scorso ottobre dalla Fondazione Mont’e Prama con il Cagliari Calcio e la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e ospitata a Brescia.
L’evento si è svolto nel foyer della rinnovata arthouse cittadina Nuovo Eden con la collaborazione e il supporto del Comune di Brescia e della Fondazione Brescia Musei, principale istituzione culturale di tutela e valorizzazione del patrimonio locale, realtà gemella della Fondazione Mont’e Prama, con cui condivide, non solo la mission culturale, ma anche un modello di gestione simile. L’appuntamento è stato aperto dai saluti del consigliere della Fondazione Brescia Musei Bruno Barzellotti, del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, del club manager del Cagliari Calcio Roberto Muzzi e del presidente della Fasi Bastianino Mossa.
“Si tratta di un nuovo modo di comunicare la cultura – ha spiegato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni -, attraverso il quale abbiamo già coinvolto un pubblico sempre più eterogeneo, esportando in Italia e in Europa la spettacolare scoperta che vede protagonista il paese di Cabras, luogo dove sono stati ritrovati casualmente i colossi di pietra calcarea risalenti a tremila anni fa. Parlare dei Giganti durante le varie tappe dei match del campionato di calcio di serie B del Cagliari è un trampolino di lancio per il Sinis”.
Prima del taglio del nastro si è parlato di “Giganti prima dei Giganti” durante la conferenza curata dal direttore del Menhir Museum di Laconi, Giorgio Murru, con gli scatti realizzati dal fotografo Nicola Castangia: una narrazione con accompagnamento grafico sulla storia che ha preceduto la più grande scoperta degli ultimi duecento anni del Mediterraneo occidentale.
La manifestazione è stata organizzata in occasione dell’incontro calcistico tra la squadra cagliaritana e quella bresciana, in programma domenica pomeriggio allo stadio Rigamonti.
“Personalmente e in rappresentanza del Club è enorme la felicità per affiancare qualcosa di così straordinario per la Sardegna e tutto il patrimonio culturale internazionale in una nuova tappa che si associa alle gare giocate dal Cagliari. Il calcio e lo sport possono fare tanto per diffondere ulteriormente la bellezza, la storia, il significato di una scoperta incredibile sulla quale si continua a lavorare. I Giganti di Mont’e Prama danno emozioni forti, per noi è un privilegio poter fare parte di questa storia aiutando a raccontarla a tutti gli appassionati” dichiara Roberto Muzzi, club manager del Cagliari Calcio.
Entusiasta per la preziosa collaborazione anche Bastianino Mossa, presidente della Federazione della Associazioni Sarde in Italia: “A Brescia la FASI assieme alla Fondazione Mont'e Prama promuoverà i Giganti anche grazie al contributo dei suoi diciotto circoli che con diecimila soci rappresenta la Circoscrizione FASI più numerosa. L'ospitalità della comunità sarda sarà testimoniata dal rinfresco post conferenza offerto per l'occasione dai circoli stessi grazie al progetto FASI sull'agroalimentare sardo di qualità denominato ‘Sardatellus’. Sarà l'occasione di sostenere e tifare per il Cagliari anche grazie alla presenza di numerosi Cagliari Club sia in Lombardia che nelle regioni adiacenti. Sosterremo con passione e orgoglio i nostri giganti millenari e i nostri idoli sportivi sempre fieri della nostra terra d'origine.”
La mostra itinerante potrà essere visitata fino al 20 marzo.
I GIGANTI DI MONT’E PRAMA
Si tratta dell’unico caso di statuaria monumentale scolpita a tutto tondo tremila anni fa, ritrovata per caso da alcuni contadini nel 1974, nelle campagne di Cabras, paese che sorge nella costa occidentale della Sardegna. Le pietre giacevano inermi sotto la terra nella collina denominata Mont’e Prama – tradotto, Monte della Palma – per via della vegetazione che allora vi cresceva rigogliosa.
Quei massi così grandi e definiti non lasciarono indifferenti i contadini che lavoravano i campi, tantomeno la Soprintendenza che, nel 1975, avviò in quei luoghi una prima campagna di scavo, facendo affiorare dalla terra più di cinquemila frammenti che riuniti tra loro diedero nuovamente vita a ventotto statue maschili, raffiguranti pugilatori, arcieri e guerrieri, oggi custoditi insieme agli ultimi ritrovamenti nel museo di Cabras e in parte al MAN di Cagliari.
Gli scavi nella collina di Mont’e Prama proseguono, l’ultimo ritrovamento risale a maggio del 2022 e si è trattato di due ulteriori statue, al momento in attesa di restauro.