“Equilibristi” al Museo Diocesano
“Equilibristi” al Museo Diocesano. Un percorso espositivo in 95 opere tra le sculture di Stefano Bombardieri, le fotografie di Alessandro Montanari e i dipinti di Cinzia Bevilacqua. “È una mostra - spiega il direttore, Mauro Salvatore – che viene da lontano, pensata nel periodo della pandemia, che i tre artisti hanno voluto raccontare con un'ottica diversa, ciascuno con i propri linguaggi. Il nome scelto sta a significare qualcosa di precario, ma anche una ricerca. Qui crediamo ci sia una ricerca molto interessante perchè l'equilibrio è un punto di arrivo della maturità umana, della cultura e della nostra civiltà”.
La rassegna, curata da Anna Lisa Ghirardi e Valentina Pedrali, riflette visivamente sulla precarietà dell'uomo, perennemente alla ricerca di una condizione di stabilità forse impossibile da raggiungere. “In modi diversi - affermano le curatrici - gli artisti ci riportano a una riflessione sull’esistenza. La precarietà e la difficile ricerca di equilibrio, messo in bilico dai dubbi, dalle difficoltà, dalle debolezze, nonché dall’inevitabile caducità dell’esistenza, costituiscono infatti un filo conduttore”.
Il bresciano Stefano Bombardieri espone il ciclo scultoreo “Balancing on the past”, in cui riflette sull'instabile eredità che il passato ha consegnato alle generazioni presenti, attraverso la figura di un bambino in cerca di equilibrio. Il racconto fotografico del romano Alessandro Montanari dal titolo “Il Giro del Palazzo - Covid-19 Issue”, si svolge tra gli scatti che l'autore ha realizzato nei 200 metri attorno alla sua abitazione, ovvero lo spazio di movimento concesso durante la pandemia. In mostra anche il ciclo “La conserva”, in cui l'artista ha posto delle fotografie dentro barattoli di vetro, sotto gel disinfettante, evocando la sensazione di confinamento vissuta in periodo di pandemia. Completa l'installazione un video che sovrappone alle fotografie di Montanari i testi scritti da Giuseppe Mascambruno e interpretati dall'attore Francesco Montanari, fratello dell'artista, che riflettono sui comportamenti sociali e politici che l'uomo può assumere.
La pittrice bresciana Cinzia Bevilacqua propone quattro autoritratti e una lunga sequenza di 60 volti che compongono il ciclo “El Fayyum” che s’ispira ai dipinti lignei di ritratti funebri posizionati sui sarcofagi e ritrovati in Egitto. Ne emerge un quadro che rivela un'umanità sensibile e fragile, ben esemplificata dai fiori bianchi di carta che ai piedi dell'installazione, sul pavimento, diventano l'ultima metafora della nostra effimera esistenza.
Accompagnano la mostra le video-interviste agli artisti realizzate dagli studenti del corso di Regia dell'Università Cattolica Brescia.
Durante l’evento inaugurale di sabato 16, alle 18.30, si terranno due performance: White di Daniela Visani e ll Giro del Palazzo di Francesco Montanari. Fino al termine dell’esposizione, prevista l'8 dicembre, il Museo Diocesano accoglierà la serie d’iniziative collaterali a ingresso gratuito, come conferenze, presentazioni di libri, spettacoli, concerti e altro, dal titolo “Appuntamenti al Museo”, tra arte e letteratura, illusionismo e scienza.