Da gennaio ‘Le donne nell’arte’
A Palazzo Martinengo una nuova mostra curata da Davide Dotti che documenterà l’universo femminile e il ruolo giocato nella storia dell’arte.
per quattro mesi, le sale di Palazzo Martinengo a Brescia, si popoleranno di dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane. Dal 18 gennaio al 7 giugno 2020, infatti, gli spazi espositivi di via Musei a Brescia ospiteranno la mostra “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”, che documenterà quanto l’universo femminile abbia giocato un ruolo determinante nella storia dell’arte italiana, lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque.
Esposizione. L’esposizione, curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus, presenterà oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, De Nittis, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile.
Collaborazione. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, sarà possibile approfondire tramite appositi pannelli di sala alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà. “Dopo il successo registrato quest’anno con Gli animali nell’Arte – afferma il curatore Davide Dotti –ho deciso di proseguire il percorso di indagine su argomenti di grande attualità sociale e mediatica scegliendo per il 2020 il tema così affascinante e coinvolgente della donna che gli artisti, soprattutto tra XVI e XIX secolo, hanno indagato da ogni prospettiva iconografica, eternando le ‘divine creature’ in capolavori che tutt’oggi seducono fatalmente il nostro sguardo. Per il visitatore sarà l’occasione di compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private”.
Capolavori. Tra i capolavori della mostra, da segnalare la “Maddalena penitente”, un olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proveniente da una collezione privata tedesca, che sarà esposto per la prima volta in Italia. A proposito di questo dipinto, Peter Humfrey, una delle massime autorità a livello internazionale di Tiziano e autore del catalogo ragionato delle opere del maestro cadorino, ha scritto che “si tratta di una variante di alta qualità di una delle composizioni più avidamente ricercate di Tiziano. Le altre redazioni autografe sono state dipinte non solo per i suoi più importanti committenti – come il re Filippo II di Spagna – ma anche per altri illustri personaggi del suo tempo, quali Antoine Perrenot de Granvelle – consigliere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo nonché viceré del regno di Napoli – e il potente cardinale Alessandro Farnese. Le vigorose pennellate frante e il denso impasto cromatico, suggeriscono una datazione al 1558-1563 circa, in prossimità della realizzazione della versione della Maddalena penitente dipinta per Filippo II nel 1561”.
La mostra che apre i battenti il 18 gennaio è il sesto appuntamento espositivo dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo che ha richiamato oltre 250mila visitatori.