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di MASSIMO GELMINI 03 set 2020 11:04

Come acrobati su un filo sottile

Alle 18.30 del 9 settembre nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia un incontro con Chiara Giaccardi e Mauro Magatti sul tema della libertà

Mai come in questo tempo di incertezza e precarietà, sospeso nell’evolversi di una pandemia che ha sconvolto le vite di molti, facendoci sentire tutti un po’ più vulnerabili e insicuri, appare così evidente come la libertà, lungi dall’essere una condizione permanente, uno stato acquisito e un “possesso” individuale, consista piuttosto in una sfida continua, un equilibrio difficile, un’attitudine che cresce solo se immersa in una condivisione.


Traccia. Da questa traccia prende spunto l’incontro dal titolo “Come acrobati su un filo sottile” (La sfida della libertà tra paura e responsabilità) che si terrà a Brescia il prossimo 9 settembre, alle 18,30, nel Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia nell’ambito della decima edizione della festa “Verso l’Altro”. Nell’occasione dialogheranno su questo argomento, coordinati da Massimo Lanzini, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, ordinari di sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, autori di numerose pubblicazioni e attenti osservatori dei fenomeni sociali, culturali ed economici che riguardano il mondo di oggi, dall’emergenza economica alla rappresentanza politica, dalla religione alle disuguaglianze sociali.


Riflessione. Ritorna frequentemente nella loro riflessione il discorso sulla libertà e l’intuizione di declinarla in modo sempre nuovo e attuale. Dieci anni fa, nel pieno degli effetti della crisi economica e finanziaria del 2008, Magatti metteva in evidenza, nel libro “Libertà immaginaria” (Feltrinelli, 2009), le contraddizioni del capitalismo tecno-nichilista responsabile di aver contribuito a edificare il miraggio illusorio di una libertà illimitata, alimentato da una visione del mondo basata sulla prevalenza della tecnica a discapito delle capacità relazionali e della ricerca di senso.


Sfida. Recentemente l’autore si è soffermato nuovamente sul carattere illusorio di una certa idea di libertà, vista come una conquista fatta una volta per tutte e fissata dentro lo spazio dell’affermazione individuale. Al contrario, la libertà è una sfida sempre nuova, un’avventura eccitante e complicata. Essa “non è mai solo un affare individuale, ma sempre e fondamentalmente una relazione. Che prende forma dentro ordini sociali, culturali e istituzionali” (“Non avere paura di cadere. La libertà al tempo dell’insicurezza”, Mondadori, 2019). Una libertà che, per essere tale, non può mai essere definitiva, mai pienamente compiuta, ma che è sempre sospesa in quella dimensione di insicurezza e provvisorietà che sperimenta l’acrobata in equilibrio su un filo, capace di vincere la paura (“vera nemica della libertà»”), grazie ad una combinazione preziosa di “coraggio e accortezza, solitudine e, insieme, solidarietà”.


Responsabilità. Nel nuovo immaginario della libertà delineato da Magatti non possono mancare la responsabilità, la dedizione, l’affezione, la capacità di generare ulteriore libertà e, perché no, di donarla, lasciarla andare. Sì, la perdita è parte integrante dell’esercizio della libertà ed è lì che si vede la forza generativa del legame. L’accettazione della “morte” come condizione necessaria per rigenerarsi ed essere generativi, sostengono Giaccardi e Magatti nel libro “La scommessa cattolica” (scritto a quattro mani e pubblicato da Il Mulino, 2019), significa vivere il proprio tempo accettandone le sfide, affrontare il cammino senza la pretesa di averne il controllo e scommettendo che ne valga la pena. L’ingresso all’incontro, organizzato in collaborazione con la Diocesi di Brescia, è consentito tramite prenotazione al link: www.billetto.it/e/giaccartimagatti-biglietti-472199, fino al raggiungimento della capienza consentita. In contemporanea è prevista la diretta streaming sul canale YouTube de “La Voce del Popolo”. Il programma della festa “Verso l’Altro”, quest’anno necessariamente ultra minimale, prevede inoltre una lotteria per raccogliere fondi per le famiglie libanesi del Mec, che stanno vivendo un periodo particolarmente drammatico. Per informazioni: info@puntomissioneonlus.org.


MASSIMO GELMINI 03 set 2020 11:04