Cielo, terra e uomo: l'arte di Azuma a Concesio
La Collezione Paolo VI - arte contemporanea, il 26 marzo scorso, ha aperto al pubblico la mostra “Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma”, personale del noto scultore giapponese, riconosciuto dai critici come uno dei protagonisti dell’arte del secondo dopoguerra e artista assai vicino a Paolo VI e al suo segretario mons. Pasquale Macchi, per il cui tramite diverse sue sculture sono giunte – oltre che al museo concesiano – alla Collezione d’Arte Religiosa Moderna (oggi Collezione d’Arte Contemporanea) dei Musei Vaticani.
La mostra concesiana raccoglie una selezione di opere che raccontano il percorso artistico dell’artista, caratterizzato da una costante venerazione per la natura e il creato. “La natura è per lo scultore giapponese una parte di se stesso così come lui lo è della natura” descrive nel catalogo la storica dell’arte e co-curatrice della mostra, Marcella Cattaneo. “La cultura Zen implica una “contemplazione mistica” della natura, che non è mai una natura avversa, da sottomettere e conquistare, concetti che più propriamente appartengono alla nostra cultura occidentale, bensì una natura amica, con la quale mantenersi in armonia ed esaltarne l’infinita semplicità. Questa intuizione spirituale della natura è il centro pulsante della mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma”.
La mostra personale di Kengiro Azuma, si inserisce nel progetto “Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della Cultura in Valle Trompia”, presentato dalla Comunità Montana di Valle Trompia – quale capofila di un ampio partenariato di realtà pubbliche e private, tra cui la Collezione Paolo VI – sull’“Avviso pubblico per la selezione dei Piani Integrati della Cultura” promosso da Regione Lombardia, la quale ha ritenuto il progetto valtrumplino meritevole di un cospicuo contributo.
Per ulteriori informazioni è possibile utilizzare i seguenti contatti: 030.2180817 oppure segreteria@operaeducazionecristiana.it.